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lunedì, 3 Novembre, 2025
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Cinema, "I colori del tempo" in anteprima a Roma con Cédric Klapisch

Roma, 3 nov. (askanews) – Prima dell’uscita al cinema il 13 novembre, “I colori del tempo” sarà presentato in anteprima per il pubblico mercoledì 5 alle 20.45 al Nuovo Sacher a Roma e giovedì 6 alle 20 a CasaCinema a Napoli, in entrambe le occasioni alla presenza del regista Cédric Klapisch.

Tra gli autori francesi più amati e popolari, Klapisch parteciperà anche alla presentazione del Prix Palatine 2026 presso l’Ambasciata di Francia la mattina del 5 novembre: si tratta dell’unico premio cinematografico binazionale assegnato dagli studenti delle scuole superiori di Italia e Francia e Klapisch incontrerà una delegazione di ragazzi insieme a Francesca Comencini.

Applaudito a Cannes, dove è stato presentato Fuori Concorso, e campione d’incassi in patria, il film deve il suo successo anche al suo cast, in cui spicca la rivelazione Suzanne Lindon, figlia di Vincent. Klapisch firma un omaggio alla Parigi di ieri e di oggi, un affresco corale ricco di ironia, commozione e colpi di scena, che ci ricorda come solo la scoperta del passato può farci capire il presente e immaginare il futuro.

Nella Francia di oggi un gruppo di sconosciuti viene convocato per discutere una misteriosa eredità: sono infatti tutti discendenti da un’unica donna, Adèle Meunier, che alla fine dell’Ottocento aveva lasciato la Normandia per cercare la madre a Parigi. Frugando tra vecchie foto, lettere e dipinti, quattro degli eredi riescono a ricostruire gli amori e le incredibili vicende della loro antenata, vissuta nel cuore della Belle Époque e della trionfale stagione dell’Impressionismo.

“Sono sempre stato ossessionato dalla Parigi di fine Ottocento” ha affermato Klapisch. “Il mio primo cortometraggio, ‘Ce Qui Me Meut’, era già ambientato in quell’epoca. Sono affascinato da quel periodo, probabilmente perché allora furono inventate così tante cose, dal treno all’elettricità al cinema stesso. Inoltre, adoro i costumi, le scenografie e l’estetica di quegli anni. L’idea alla base del film è quindi il confronto tra i giorni nostri e il 1895, attraverso la storia di una famiglia, in cui i contemporanei ereditano una casa con foto e dipinti risalenti al XIX secolo”.