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giovedì, 2 Ottobre, 2025
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Cisl, Fumarola: “La pace si costruisce, non si grida in piazza”. È rottura con la Cgil

La leader della Cisl rifiuta lo schema degli scioperi preventivi, insiste sull’autonomia del sindacato e spiega perché la scelta sia quella di aiuti concreti per Gaza attraverso la Croce Rossa.

Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, sceglie la via della concretezza davanti ai conflitti internazionali. Ospite del programma “Soul” (TV2000) condotto da Monica Mondo, in onda domenica 5 ottobre ore 21.05 e lunedì 6 ottobre a Radio InBlu2000 ore, ha chiarito la posizione della sua organizzazione sindacale.

Aiuti, non bandiere

“Guai a concentrarsi su un solo fronte – ha affermato – abbiamo condannato tutte le guerre: da Gaza all’Ucraina”. Per questo, invece di accendere le piazze, la Cisl ha avviato una raccolta fondi da destinare alla Croce Rossa, “sapendo che ha già progetti in campo e può garantire assistenza effettiva”.

Lo strappo con la Cgil

Il diverso approccio pesa anche nei rapporti con le altre sigle sindacali. “Quello che ci ha separati – ha spiegato Fumarola – sono stati merito e metodo. Non proclamiamo scioperi preventivi: prima analizziamo i documenti, avanziamo le proposte e, solo se non ci sono margini, si va in piazza. È il nostro modo di essere sindacato”.

Lautonomia come principio

Alla domanda sul rapporto con l’attuale maggioranza di governo, la leader Cisl ha ribadito la linea tradizionale di autonomia: “Siamo gelosi della nostra indipendenza, non incasellati né a destra né a sinistra. Cerchiamo tavoli di confronto con chi governa, chiunque esso sia. Gli uomini e le donne della Cisl sono liberi di votare chi vogliono”.