Fumata nera per la Cop 25 di Madrid che, nonostante i tempi supplementari si è chiusa senza un’intesa sull’articolo 6 dell’Accordo di Parigi sulla regolazione globale del mercato del carbonio.

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è detto “deluso” dall’esito:. “Un’occasione persa”, l’ha definita il capo delle Nazioni unite.
Pochi progressi anche sul loss and damage, quei meccanismi finanziari che dovrebbero aiutare i paesi più vulnerabili dal punto di vista climatico, che rischiano di finire sommersi per l’innalzamento dei mari o devastati dalla siccità.

Giudizio durissimo anche da un’altra veterana del Cop, Jennifer Morgan, attuale direttrice esecutiva di Greenpeace International: “Ancora una volta la politica si è lasciata condizionare dagli interessi legati ai combustibili fossili e ha sbattuto la porta in faccia ai valori della società civile e alle conoscenze degli scienziati”.

L’unico punto positivo l’obbligo per i Paesi ricchi di indicare di quanto aumenteranno gli impegni per tagliare i gas serra.

I negoziati continueranno l’anno prossimo alla COP26 di Glasgow, quella delle grandi decisioni.