Roma, 28 dic. (askanews) – Una riforma “urgente”, quella della Corte dei Conti, votata ieri in Senato e approvata in via definitiva. “Si prevede che il soggetto riconosciuto responsabile del danno erariale per condotte gravemente colpose – sottolinea il presidente Guido Carlino in una intervista al Corriere della Sera – sia tenuto a risarcire il danno non più per l’intero ma per un importo non superiore al 30 per cento e, comunque, non superiore al doppio della retribuzione lorda”.
“Il resto del danno non risarcito – prosegue – rimane a carico dell’amministrazione, e quindi della collettività, indebolendo gli effetti deterrenti della responsabilità amministrativa e incentivando una maggiore leggerezza nell’adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Il tetto previsto, peraltro, è alquanto modesto soprattutto nel caso in cui responsabili del danno siano privati beneficiari di contributi per la realizzazione di programmi di spesa pubblica ovvero concessionari di opere pubbliche”. “La riforma – prosegue il presidente della Corte dei Conti – introduce un’esimente da responsabilità amministrativa. Ritengo che tale meccanismo possa consentire l’immissione nell’ordinamento di atti illegittimi e produttivi di danno per i quali non potrà mai essere accertata la responsabilità amministrativa”.

