Le infiammazioni che colpiscono gli occhi possono riguardare sia le strutture interne del bulbo oculare (associate, ad esempio, a uveiti) e sia le sue strutture esterne (sclera, congiuntiva e cornea).
I sintomi con cui si manifestano generalmente le infiammazioni oculari più superficiali sono fondamentalmente bruciore, lacrimazione, fastidio alla luce, sensazione di sabbia negli occhi e – in caso di congiuntivite e cheratite infettiva – abbondante secrezione di muco e, nei casi acuti, anche di pus.
Molto spesso la diagnosi di infezione oculare viene effettuata dallo specialista esaminando l’occhio con una semplice lampada, durante il controllo oculistico altre volte l’oculista può ricorrere ad esami di laboratorio su prelievi (effettuati mediante tamponi congiuntivali o corneali, come nel caso delle ulcere oculari) per individuare il possibile agente patogeno e – mediante un antibiogramma – valutare le eventuali resistenze agli antibiotici, adottando quindi la terapia più mirata.
La terapia varia a seconda del tipo d’infiammazione. Generalmente si ricorre a colliri antibiotici (terapia topica), cicloplegici (che dilatano la pupilla), antinfiammatori steroidei e, nei casi più gravi, a medicinali assunti per bocca. In caso di endoftalmiti il trattamento è basato sulla somministrazione di intense dosi di antibiotici per via topica e/o sistemica, ricorrendo a volte anche alla somministrazione intravitreale (iniezioni del farmaco antibiotico nel corpo vitreo contenuto nel bulbo oculare).