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venerdì, 26 Settembre, 2025
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Costa (Ue) all’Onu: l’aggressione russa all’Ucraina minaccia tutti noi. Nuova allerta droni in Danimarca

Roma, 26 set. (askanews) – L’aeroporto di Aalborg, nel nord della Danimarca, ha dovuto essere di nuovo chiuso nella serata di ieri a causa di un nuovo allarme droni, prima di riaprire dopo la mezzanotte, ha annunciato la polizia danese. Aalborg era già stato chiuso per un’incursione di droni. La chiusura dello scalo ha costretto un volo KLM da Amsterdam a invertire la rotta e ha portato alla cancellazione di un volo Scandinavian Airlines da Copenaghen, secondo i siti di tracciamento dei voli e delle compagnie aeree. Tuttavia, al momento, le autorità non hanno formalmente confermato la presenza di droni.

Il Paese è in stato di massima allerta a seguito di un’ondata di incidenti nei suoi cieli da lunedì. Il primo ministro Mette Frederiksen ha denunciato ieri gli “attacchi ibridi” e ha avvertito che i sorvoli dei droni “potrebbero aumentare”. Le autorità danesi non hanno ancora identificato l’origine di questi dispositivi, ma “c’è principalmente un Paese che rappresenta una minaccia per la sicurezza europea, ovvero la Russia”, ha commentato Frederiksen.

Oltre alla Danimarca sono numerosi gli episodi di sconfinamento dello spazio aereo di droni non autorizzati attribuiti alla Russia o caccia russi, registrati negli ultimi tempi, in Polonia, Romania, Norvegia, Estonia. Ieri sono stati intercettati vicino allo spazio aereo lettone cinque caccia di Mosca, mentre il Norad ha rilevato in Alaska bombardieri russi nella zona dello spazio aereo internazionale, in questo caso non hanno violato quello statunitense o canadese.

E l’ambasciatore russo in Francia, Alexei Meshkov, ha dichiarato in un’intervista a RTL che l’eventuale abbattimento di un aereo russo da parte della Nato – in caso di violazione dello spazio aereo dell’Alleanza – equivarrebbe a una dichiarazione di guerra. “Sarà una guerra, cos’altro è possibile?” ha osservato ieri Meshkov alla radio RTL, rispondendo a una domanda sulla possibile reazione della Russia. “Sono parecchi gli aerei che violano il nostro spazio aereo, accidentalmente o meno. Nessuno li abbatte”, ha aggiunto l’ambasciatore. Meshkov ha anche affermato che l’Europa non ha fornito “nulla di tangibile” per dimostrare il coinvolgimento della Russia negli incidenti con i droni in Europa. Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, nel suo intervento all’80esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York ha sottolineato che l’aggressione della Russia “non minaccia solo l’Ucraina: minaccia ogni nazione in questa Assemblea. Se accettiamo l’invasione russa dell’Ucraina, nessun paese sarà mai al sicuro”. In Ucraina, ha ricordato Costa, “una nazione sovrana è stata brutalmente attaccata da un membro permanente del Consiglio di Sicurezza, in palese violazione della Carta delle Nazioni Unite. Una palese violazione della sovranità, dell’integrità territoriale, del rispetto dei confini riconosciuti a livello internazionale e del diritto di scegliere il proprio destino. Principi che vincolano tutti i membri delle Nazioni Unite”. “C’è – ha rilevato il presidente del Consiglio europeo – una sola causa profonda di questa guerra: il rifiuto della Russia di accettare il diritto dell’Ucraina di scegliere il proprio destino. Per oltre tre anni, questa guerra ha causato vittime innocenti, distrutto città e alimentato l’insicurezza globale. La nostra sicurezza collettiva è legata alla resilienza dell’Ucraina”. L’Unione europea – ha sottolineato Costa – è ferma nel sostenere l’Ucraina. Nella sua lotta per una pace giusta e duratura. Nei suoi sforzi per porre fine alle uccisioni e portare la Russia al tavolo dei negoziati. Nella sua futura ricostruzione. Nel fornire garanzie di sicurezza per prevenire futuri attacchi. Nel suo percorso verso la piena adesione all’Ue”.

“Continueremo a fare pressione sulla Russia – ha assicurato – affinché ponga fine a questa guerra. Chiediamo negoziati significativi, un cessate il fuoco immediato e una pace giusta e duratura. Questa non è la sola lotta dell’Ucraina. È una lotta per i principi che tutti noi abbiamo a cuore”, ha concluso Costa.