Roma, 1 lug. (askanews) – Per tanti giovani la musica non solo un sogno da realizzare. un bisogno profondo, un linguaggio per riconoscersi, raccontarsi, esistere. Quando la musica diventa parte di ci che sei, il desiderio di viverla fino in fondo non pi una scelta: una chiamata. Ne abbiamo parlato con Franco Mussida, fondatore e presidente del CPM Music Institute di Milano: “I ragazzi considerano la Musica, con la M maiuscola, come l’acqua per le piante: qualcosa che accende l’anima. Chi sente la musica come parte di s non sa ancora dove potr arrivare, ma sa che quel legame esiste e che vale la pena investirci davvero. La maturazione pu avvenire partendo da quattro presupposti fondamentali che ognuno di noi pu avere rispetto alla musica: disposizione naturale, attitudine, talento e genialit. Si tratta di punti di partenza, che magari possono evolversi l’uno nell’altro nel corso del tempo.”
Un percorso personale e imprevedibile che ha bisogno di un luogo che sappia accoglierlo, perch ognuno ha un modo diverso di vivere la musica. Ed da questa visione che nasce il modello formativo del CPM Music Institute: “Il nostro modello formativo nasce da quarant’anni di esperienza e si sostanziato oggi in un percorso multidisciplinare che ha una sua unicit e una sua personalit. L’identit del CPM quella di lavorare sulla persona, su tutto ci che ‘dentro’ al musicista. E per farlo, abbiamo un gruppo di insegnanti davvero straordinari” afferma Franco Mussida. Ma il CPM Music Institute non solo una scuola di musica: un laboratorio creativo di idee, dove ricerca e sperimentazione musicale coinvolgono attivamente anche gli studenti.
“Ci sono tre momenti durante l’anno, a febbraio, a maggio e a settembre, in cui presentiamo la scuola a tutti coloro che vogliono conoscerla da vicino. Inoltre, in due occasioni annuali l’istituto si ferma per far entrare il mondo della musica, il che significa creare un ponte tra studenti e professionisti, facendo conoscere gli artisti, i produttori e le figure che ruotano attorno al mercato discografico. Anche questo fa parte del nostro metodo” conclude Franco Mussida.