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martedì, 23 Dicembre, 2025
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Crosetto dalle truppe italiane in Bulgaria lancia “Strategia Istrice”

Novo Selo (Bulgaria), 23 dic. (askanews) – Il calore delle truppe entusiaste per il suo arrivo e l’orgoglio di essere italiani, non soltanto nel suo discorso ma anche nella stretta di mano a ogni singolo militare. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, ieri in Libano, domani a Sarajevo, venuto anche in Bulgaria, a Novo Selo a portare gli auguri di Natale alle donne e agli uomini che passeranno queste festivit lontano da casa, facendo il proprio dovere.

Un discorso molto sentito peraltro, che ha descritto la grande differenza che pu fare un contingente italiano all’estero, grazie non solo alla professionalit, ma anche all’umanit e alla capacit di comunicare degli italiani. Di farsi partecipi.

Il tutto mentre il mondo sta cambiando sempre pi velocemente, le sfide si moltiplicano. Ieri ancora una volta i rapporti dell’intelligence statunitense hanno avvertito che il presidente russo Vladimir Putin intende conquistare tutta l’Ucraina e rivendicare parti dell’Europa che appartenevano all’ex impero sovietico. “Noi non siamo pronti ad affrontare la follia di nessuno e quindi non saremmo pronti se quello che dice l’intelligence americana si verificasse perch non siamo pronti ad avere una guerra in casa, non lo siamo per mentalit, non lo siamo perch abbiamo disinvestito in difesa negli ultimi 40 anni, non lo siamo per mille motivi, quindi non lo siamo” ha detto Crosetto, rispondendo in conferenza stampa a Novo Selo in Bulgaria, a una domanda di askanews sulle recenti indiscrezioni trapelate dalla Intelligence Usa.

Poi in merito alla “Strategia dell’istrice” spesso citata dal ministro, Crosetto ha aggiunto: “C’ un animale piccolo che fa paura a quelli grandi, perch chiunque si avvicina si fa male, allora un paese piccolo come il nostro deve adottare una strategia e l’Europa da questo punto di vista, essendo impreparata, pu adottare solo quella strategia, cio quella di far paura perch se qualcuno prova a toccarla si fa male. la stessa cosa, la stessa strategia che ha usato Israele e per cui sopravvissuto in questi anni ed quella cui dovremmo abituarci. Dissuadere chiunque voglia in qualche modo farci male perch se ci tocca si fa male lui per prima”, ha aggiunto il ministro.

Di fronte a un futuro nel quale sempre pi c’ la Nato ma l’Europa dovr iniziare a difendersi da sola. Giunto il momento, come per quei figli che prima o poi devono lasciare il nido.

“Purtroppo viviamo in un mondo in cui le minacce non si sostituiscono, si sovrappongono, per cui l’abbiamo visto, quello che vediamo in Ucraina: una guerra tradizionale fatta addirittura in trincee, sembra quella della prima guerra mondiale. Poi l’abbiamo vista in Israele: una guerra combattuta con satelliti che intercettano missili che vanno sempre pi veloci e a questo si aggiunge la guerra ibrida. Ma non ce n’ una che sostituisce un’altra, una somma di attacchi che alcuni attori, alcuni paesi utilizzano, quella ibrida quella che non si vede e che si pu combattere tutti i giorni senza scatenare una reazione da parte degli altri. Sono le centinaia di attacchi hacker, migliaia; a oggi sono 1800 che abbiamo subito in Italia, alcuni molto gravi”.

E poi se gli si chiede del 2026, Crosetto scherza e sorride. “Mi devo sforzare di vederlo bene – ha detto – ogni giorno devo sforzarmi di essere ottimista perch devo cercare di costruire un mondo migliore per i miei figli e anche per i vostri”.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Gualtiero Benatelli

Immagini askanews