Un festival diffuso che vuole affrontare i temi della cultura e dell’impresa, dell’innovazione nell’educazione e della valorizzazione dello spazio pubblico, delle reti di collaborazione e delle professioni culturali.
SQUARE Studio, impresa culturale e creativa, presenta Public Square una due giorni di incontri, performance e workshop a Bergamo il 28 e 29 settembre.
“Public Square – ha spiegato ad askanews Tomaso Pirotta, Art Director & Communication Manager di Square Studio – proprio come dice anche il nome stesso, ci offre la possibilità di estendere anche agli altri l’invito a conoscere chi siamo noi, a conoscere ciò che facciamo tramite attività concrete che permettano realmente e concretamente di conoscere e di entrare anche in maniera viscerale nei temi che noi affrontiamo, non soltanto nei temi ma anche nel modo in cui noi li affrontiamo”.
A seguito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura Italiana 2023, Square Studio vuole continuare a tenere questo territorio al centro di azioni e attività artistico-culturali. “Abbiamo creato questo festival – ha aggiunto Pirotta – per poter restituire la città di Bergamo un qualcosa. Qualcosa che noi abbiamo toccato con mano nell’arco di questi anni di impresa e che in questo caso specifico era un po’ il motore che muoveva le cose. Difatti le quattro attività che presentiamo sono riassuntive di tutto quello che ci caratterizza”.
Public Square, nella sua prima edizione tratterà, attraverso un approccio orizzontale, tre ampie tematiche: l’arte pubblica, la cultura d’impresa e la rigenerazione culturale. Con una prospettiva che guarda anche agli anni a venire.
“L’idea è che questo festival possa svilupparsi anche negli anni a seguire – ci ha detto Francesca Rossi Minelli, Project artists manager & Account di Square Studio – gli obiettivi che ci siano dati sono obiettivi che vogliamo raggiungere in parte durante questa prima edizione, ma anche poi negli anni successivi. L’idea è un po’ quella di andare a promuovere degli obiettivi educativi che possano essere innovativi per lo sviluppo di nuove competenze a livello artistico culturale, cercare di coinvolgere la comunità in quello che è un dialogo attivo sullo stato dell’arte e su l’importanza di fruire le pratiche culturali e la cultura in maniera quotidiana”.
Importante poi anche la volontà di sostenere le azioni degli artisti, a livello transdisciplinare e transgenerazionale. La dimensione territoriale, poi è sempre al centro dei ragionamenti.
“Un altro dei nostri obiettivi – ha concluso Rossi Minelli – è quello di andare a implementare un sistema capillare di relazioni che possano supportare sia questa iniziativa ma in maniera più generale possibile il welfare pubblico in ambito culturale”.
Public Square è inoltre patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Bergamo, oltre che da Confindustria e altri soggetti economici e accademici della città.
Il festival è stato sostenuto da aziende e persone che hanno sposato le idee e le azioni di Square Studio sul territorio di Bergamo, in particolare il main sponsor Bonaldi, e i partner Neoncolor e Ferretti Group.