Da Bruxelles l’approvazione definitiva del nuovo documento provvisorio di viaggio

I passaporti smarriti o rubati rappresentano oltre il 60% dei casi di assistenza consolare

A partire dal 1996 i cittadini dell’Ue che si trovino all’estero e il cui passaporto venga rubato o smarrito, possono ottenere documenti di viaggio provvisori dalle ambasciate o dai consolati di Stati membri dell’Unione diversi dal proprio. I passaporti smarriti o rubati rappresentano oggi oltre il 60 per cento dei casi di assistenza consolare fornita ai cittadini dell’Unione. Il vecchio formato però non rispondeva pienamente agli standard di sicurezza attuali, ad esempio le tecniche di stampa di ultima generazione o la protezione contro la duplicazione per mezzo di ologrammi di sicurezza. Di conseguenza, alcuni Stati membri hanno smesso di utilizzarli.

Per questo la Commissione europea aveva proposto di creare un documento di viaggio provvisorio dell’UE più moderno. Proposta che ieri è stata approvata definitivamente dai Ministri degli Stati membri.

Con l’approvazione appena conseguita, il nuovo documento di viaggio provvisorio dell’Ue sarà basato sul formato e sulle caratteristiche di sicurezza dell’adesivo del visto di Schengen. Il suo formato comprenderà uno spazio per eventuali visti di transito e dovrebbe essere rilasciato entro sette giorni lavorativi (con alcune eccezioni). Gli Stati membri saranno tenuti a recepire le nuove norme nelle rispettive legislazioni nazionali entro due anni dall’adozione, da parte della Commissione, delle regole tecniche mancanti sui requisiti di progettazione e sicurezza.

“La perdita o il furto del passaporto durante un viaggio all’estero è fonte di grande stress – ha sottolineato il commissario per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, Vera Jourová – . Le nuove norme appena adottate consentiranno ai cittadini dell’Ue di ricevere rapidamente da qualsiasi Stato membro un documento di viaggio provvisorio sicuro e ampiamente accettato per poter tornare a casa in condizioni di sicurezza. Si tratta di un esempio pratico dei vantaggi della cittadinanza e della solidarietà dell’Ue”.