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giovedì, 16 Ottobre, 2025
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Daniele Novara: stop educazione sessuale a scuola favore a siti porno

Roma, 16 ott. (askanews) – “Ritengo davvero inammissibili questi inceppamenti istituzionali e politici sulla necessità di avere una legge sull’educazione sessuale a scuola, presente in tutti i Paesi europei. L’idea che l’educazione, e in particolare l’educazione sessuale, porti necessariamente verso i temi LGBTQ+ è quantomeno grottesca e finisce col creare una situazione che definirei imbarazzante, per non dover usare termini più pesanti”: così Daniele Novara, pedagogista, direttore del CPP (Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti) e autore di bestseller come “Litigare fa bene”, commenta la proposta governativa di eliminare l’educazione sessuale nelle scuole secondarie di primo grado.

“Questa grave carenza fa invece il gioco dei siti porno, che gongolano nel loro business ormai prevalentemente rivolto proprio ai ragazzini”, prosegue il pedagogista. “Ragazzini che, inconsapevolmente, finiscono per assorbire modelli sessuali terribilmente misogini e l’idea del corpo femminile come un oggetto può condurre a forme estreme di possesso. È un rischio che non si può e non si deve correre”, aggiunge.

“La politica deve intervenire attraverso la scuola, dando ai ragazzi e alle ragazze le informazioni necessarie e possibilità di riflessione e approfondimento. È la scuola il luogo elettivo per questa azione formativa”, sottolinea Novara. “I genitori sono spesso troppo coinvolti emotivamente e non beneficiano di quella distanza che fa parte della comunità scolastica, dove si possono affrontare tematiche senza spiegoni, senza il giudizio genitoriale e senza quell’inevitabile effetto di respingimento che causano mamma e papà quando affrontano il tema della sessualità”, chiarisce.

“La scuola è il luogo a cui la società delega la formazione delle nuove generazioni, l’apprendimento dei basilari per stare bene con se stessi e con gli altri, ma soprattutto per vivere assieme”, conclude Daniele Novara, ricordando che “la base del vivere assieme sono le relazioni affettive e sessuali”.