Roma, 14 mag. (askanews) – Il 17 maggio il Museo dell’Ara Pacis a Roma ospita “Pax”, una serata dedicata alla pace, tema più che mai attuale in questi giorni. Una produzione Daniele Cipriani Entertainment, che rientra nella programmazione della Notte dei Musei ed è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,e organizzata da Zètema Progetto Cultura.
In un luogo simbolo del valore universale della pace, la performance vuole rievocare in qualche maniera, riti antichi in cui la religiosità si esplicava anche attraverso la danza e il canto. Uno spettacolo (con tre repliche, ore 20,30-22-23,15) che potremmo quasi definire una preghiera, in cui la gloria della Roma imperiale, scolpita nel marmo, si capovolgerà anche nel nome, trasmutandosi idealmente in un “Amor” cosmico, scolpito nell’etere dal canto e dalla danza.
Protagonista d’eccezione, il bailaor madrileno Sergio Bernal, stella internazionale, già primo ballerino del Ballet Nacional de Espana e oggi direttore della Sergio Bernal Dance Company che ha recentemente compiuto una tournée di successo in Italia. La stella internazionale spagnola, particolarmente sensibile alle architetture dell’ “Urbe”, ritorna a Roma per interpretare, proprio davanti a un monumento in cui l’arte della scultura romana vede il suo apice, un assolo ispirato a una delle sculture più emblematiche di Auguste Rodin: Il Pensatore.
In questa coreografia, Bernal dona movimento e vita a una figura che rappresenta la profondità del pensiero umano, la tensione tra ragione e sentimento, tra materia e spirito. In un’epoca attraversata da conflitti e incertezze come il presente, Il Pensatore si fa gesto coreografico di riflessione e speranza: un corpo in ascolto del silenzio e della coscienza, alla ricerca di equilibrio e armonia.
Accanto a lui, creando un dialogo intimo tra corpo e voce, tra danza e musica dell’anima, ci sarà la cantaora andalusa Paz de Manuel. Il nome stesso di questa interprete sensibile e potente del flamenco contemporaneo inneggia alla pace che si vuole evocare durante la serata.
Secondo Daniele Cipriani, ideatore dell’evento, “il Museo dell’Ara Pacis, luogo consacrato alla pax augustea e simbolo della volontà di concordia tra i popoli, ospita così una performance che non è solo spettacolo, ma soprattutto messaggio. Pax è un invito a riconoscere, nella bellezza dell’arte, una possibilità di incontro tra i popoli. Che la luce che filtra dalle vetrate dell’Ara Pacis rendendola simile a un faro nel buio della notte sul Lungotevere, possa accendere la speranza di cui parlava sempre Papa Francesco, quella la luce interiore che – potenzialmente – brilla in ogni essere umano e che – potenzialmente – è capace di condurre verso una nuova Pax universale. L’augurio è che la Notte dei Musei possa preannunciare un’Aurora della Pace”.