Roma, 30 lug. (askanews) – “L’impatto macroeconomico delle misure tariffarie risulta proporzionalmente crescente all’aumentare dell’aliquota. É possibile prevedere un ordine di impatto sul Pil italiano con dazi del 15%, un calo massimo cumulato dello 0,5% sul 2026 seguito da un graduale recupero che porti il livello a riallinearsi allo scenario base entro il 2029 in coerenza con le stime fornite dal documento di finanza pubblica”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo al question time alla Camera sul tema dei dazi.
Un giudizio sull’accordo su dazi ad ora “è prematuro”. “Le discussioni sono ancora in corso su possibili esenzioni e una valutazione complessiva non si può trarre. Ad oggi è stata scongiurata una fase di incertezza e guerra commerciale. Considerato che una considerevole quota dell’export italiano verso gli Usa avrà un impatto non trascurabile la cui entità dipenderà dai dettagli, continuamo a lavorare con l’Unione europea per un accordo che sia il migliore possibile per il paese. Parlarne ora è prematuro”. “L’Italia è impegnata a promuovere una politica commerciale ambiziosa”, ha aggiunto Giorgetti.