Bruxelles, 1 apr. (askanews) – “Voglio essere chiara: non è stata l’Europa a dare inizio a questo scontro. Pensiamo che sia sbagliato. Ma il mio messaggio oggi è anche che abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per proteggere i nostri popoli e la nostra prosperità. Abbiamo il più grande mercato unico al mondo. Abbiamo la forza di negoziare. Abbiamo il potere di reagire. E i cittadini europei devono saperlo: insieme promuoveremo e difenderemo sempre i nostri interessi e valori. E ci batteremo sempre per l’Europa”.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito la posizione dell’Ue, intervenendo davanti alla plenaria del Parlamento europeo oggi a Strasburgo, riguardo ai dazi contro le importazioni dall’Ue negli Stati Uniti annunciati e in parte già applicati dall’Amministrazione Trump.
“Finora – ha ricordato von der Leyen -, l’Amministrazione statunitense ha annunciato un aumento del 25% dei dazi sulle importazioni di acciaio, alluminio, automobili e componenti per auto. I prossimi settori ad affrontare i dazi saranno i semiconduttori, i prodotti farmaceutici e il legname. E domani ci aspettiamo un altro annuncio, riguardo ai cosiddetti dazi ‘reciproci’ che si applicheranno immediatamente a quasi tutti i beni e a molti paesi del mondo”.
“Naturalmente – ha riconosciuto la presidente della Commissione – ci sono gravi problemi nel mondo del commercio: sovraccapacità, squilibri, sussidi ingiusti, negazione dell’accesso al mercato, furti di proprietà intellettuale. Sento gli americani, quando dicono che altri hanno approfittato delle regole, e sono d’accordo. Ma anche noi ne soffriamo. Quindi lavoriamo su questo”.
“Ma i dazi, in generale – ha avvertito von der Leyen – peggiorano le cose, non le migliorano. I dazi sono tasse che saranno pagati dalla gente, sono tasse per gli americani sui loro generi alimentari e sulle loro medicine. I dazi alimenteranno solo l’inflazione. Esattamente l’opposto di ciò che vogliamo ottenere. Le fabbriche americane pagheranno di più per i componenti che sono prodotti in Europa. E questo costerà posti di lavoro. Creerà un mostro burocratico di nuove procedure doganali. E oggi nessuno ne ha bisogno, né negli Stati Uniti né in Europa”.
“La nostra strategia – ha spiegato la presidente della Commissione – si basa su tre pilastri. Primo, siamo aperti ai negoziati. Affronteremo questi negoziati da una posizione di forza. L’Europa ha molte carte in mano. Dal commercio alla tecnologia, alle dimensioni del nostro mercato. Ma questa forza – ha puntualizzato von der Leyen – si basa anche sulla nostra prontezza ad adottare contromisure rigorose. Tutti gli strumenti” per queste contromisure “sono sul tavolo”.
In secondo luogo, ha continuato von der Leyen, “continueremo a diversificare le nostre relazioni commerciali con altri partner. Il nostro segno distintivo non è solo che siamo il mercato più grande del mondo, ma che siamo affidabili e prevedibili: noi onoriamo i nostri impegni. Ed è esattamente ciò che i nostri partner stanno cercando oggi”.
Come terzo pilastro della strategia Ue, infine, ha aggiunto la presidente della Commissione, “raddoppieremo gli sforzi per il nostro mercato unico. Il mercato unico è la pietra angolare dell’integrazione e dei valori europei. È il nostro potente catalizzatore per la crescita, la prosperità e la solidarietà. Dobbiamo abbattere le barriere rimanenti per avere un mercato unico che sia grande, perché l’economia di scala conta. E un mercato unico che sia rapido e che vada lontano”.