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venerdì, 23 Maggio, 2025
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De Gasperi e Roma: dal carcere l’eco della commozione

Recluso per la sua opposizione al fascismo, lo statista trentino esponeva in una lettera alla moglie quanto fosse profondo il suo rapporto con la Città. Giusto intitolargli il Palazzo dei Congressi dell’Eur.

Si è svolto mercoledì scorso, nello spazio culturale “La Vaccheria” all’Eur, un incontro pubblico per la presentazione del libro di Antonio Polito “Il costruttore. Le cinque lezioni di De Gasperi ai politici di oggi” (Mondadori 2024). Con l’autore si sono confrontati Titti Di Salvo, presidente del IX Municipio, la filosofa Claudia Mancina ed Enrico Gasbarra, oggi presidente di Eur Spa. A me è stato  dato l’onore di moderare la discussione.

La biografia di Polito

Il merito principale di questo libro – e lo dico senza enfasi retorica – è di aver restituito De Gasperi alla memoria dell’Italia intera. L’autorevole editorialista del Corriere della Sera non scrive per nostalgici democristiani né per revisionisti di altra fede politica: la sua è una narrazione lucida, attenta alle regole dell’indagine storiografica. 

Racconta un capo di governo sobrio operoso caparbio, che ha dovuto fare i conti con un Paese disfatto, eppure capace di rialzarsi grazie alla passione nonché al valore intellettuale e morale di una classe dirigente forgiata alla lotta antifascista e agli ideali della Resistenza. 

Il testo non è solo una biografia: è un’opera che incide nel dibattito politico odierno, presentando De Gasperi come modello di riferimento per l’oggi. Le pagine del libro danno conto di ciò che egli ha rappresentato, e cioè un esempio di pazienza e coraggio, di limpida visione istituzionale, di equilibrio politico e  slancio creativo. 

Un’intitolazione condivisa

L’incontro ha fornito anche lo spunto per ricordare come la proposta – avanzata inizialmente dall’Associazione Amici di Piazza Nicosia – di intitolare ad Alcide De Gasperi il Palazzo dei Congressi abbia ottenuto il sostegno di tutti i livelli delle istituzioni: Comune di Roma, Camera e Senato, Ministero dell’Economia. Il Consiglio municipale ha votato all’unanimità un ordine del giorno a favore dell’intitolazione. Un atto che riflette, evidentemente, l’ammirazione sincera per uno dei Padri della Repubblica, tra tutti il più rappresentativo

Il legame con la Capitale

Nondimeno, è giusto riscoprire e valorizzare il rapporto speciale che l’uomo ebbe con Roma. Un legame di mente e di cuore, come attesta la lettera inviata alla moglie il 17 maggio 1927 mentre era in carcere per la sua linea di opposizione al fascismo. In un passaggio molto bello così si rivolge alla Città: “Ora sono rinchiuso e non posso vedere, o Roma, né il tuo cielo né i tuoi monumenti. E tuttavia ti amo come amo l’Italia, sognata fino dagli anni giovanili. E si dissecchi la mia lingua se dirò male di te, o mia patria diletta”.

Queste vibranti parole restituiscono il senso di un coinvolimento sentimentale nell’abbraccio con Roma. Finora avevamo colpevolmente trascurato un aspetto tanto significativo del De Gasperi privato, con il cuore aperto ad una Città fatta di colori e di emozioni. Quando sarà concluso il restauro – in autunno inizieranno i lavori con un cronoprogramma che ne prevede la fine entro il prossimo anno – il Palazzo dei Congressi, fregiato del nome dello statista trentino, sicuramente vedrà rafforzata la sua immagine di luogo privilegiato di conferenze e dibattito pubblico.      

Luca Bedoni

Presidente del consiglio – Municipio Roma IX (Eur