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venerdì, Marzo 14, 2025
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Difesa Ue, Bonaccini: ora confronto nel Pd ma no a conta interna

Roma, 14 mar. (askanews) – Dopo la spaccatura del gruppo del Pd nel voto all’Europarlamento sul piano di riarmo europeo, nel partito serve aprire “un confronto intelligente e responsabile, né muscolare né tanto più di conta interna. Serve la volontà e la capacità di ascoltarsi e di costruire sintesi”. Lo dice, intervistato dal Corriere della sera, Stefano Bonaccini, eurodeputato, presidente de Partito democratico e punto di riferimento dell’area che a Strasburgo ha votato a favore della risoluzione invece di astenersi secondo le indicazioni della segretaria Elly Schlein. “Il mondo è in subbuglio, le opinioni pubbliche sono smarrite e impaurite, abbondano le offerte populiste e le scorciatoie sovraniste, anche antidemocratiche. Mandare per aria anche il Pd – afferma – non mi sembra un gran contributo alla causa dell’europeismo, del progressismo e del campo democratico”.

Bonaccini tuttavia prende le distanze dall’ex capogruppo al Senato dei democratici, Luigi Zanda, che, intervistato da Lilli Gruber su La7, ha sostenuto che la decisione di astenersi all’Europarlamento dimostra che Elly Schlein non può essere la candidata premier. “È un giudizio personale, che non condivido, più che un contributo politico alla sintesi. A me pare – commenta l’ex presidente dell’Emilia Romagna – che oggi il nostro compito, più che dare pagelle, sia quello di incalzare il governo della destra a non isolare l’Italia dall’Europa e la Commissione europea a rafforzare la difesa comune, anziché assecondare spinte sovraniste e schizofreniche”.