Roma, 12 mar. (askanews) – “Invece di sparare cifre a priori dobbiamo sapere quali sono le vere necessità per quelli che sono gli investimenti militari. Una volta determinato questo, e ci sta lavorando il ministro Crosetto, si stabilirà il tipo di impegno e l’ammontare dell’impegno” nell’ambito del piano ReArm EU. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad un’interrogazione nel corso del question time alla Camera.
“Prima di tutto l’Italia deve rispettare gli impegni internazionali. Fa parte di un’allenza e se questa alleanza richiede un impegno del 2% del pil siamo tenuti a rispettarlo – ha spiegato – La seconda dimensione è che invece di sparare cifre a priori dobbiamo sapere quali sono le vere necessità per gli investimenti militari. Una volta determinato questo, e ci sta lavorando il ministro Crosetto, si stabilirà il tipo di impegno e l’ammontare dell’impegno che il governo italiano dovrà sostenere”.
“Terza dimensione, questo sforzo – ha precisato – non potrà non contemplare una valutazione di politica industriale con riferimento all’industria della difesa che dovrà produrre un beneficio in termini di crescita economica e di occupazione”.
Dopo aver ribadito che la spesa per la difesa, in ogni caso, non sarà a scapito di sanità e servizi Pubblici, Giorgetti ha giudicato positivamente la clausola di salvaguardia decisa dalla Commissione europea per questo tipo di investimenti. “Tuttavia – ha concluso il Ministro – la flessibilità della spesa non deve compromettere la sostenibilità dei conti pubblici e non deve far aumentare in misura significativa il debito pubblico”.