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Dl emergenze, riqualificazione periferie e idrico, le misure

Roma, 26 feb. (askanews) – Via libera del Senato alla fiducia posta dal governo sul decreto emergenze. I voti favorevoli sono stati 105, quelli contrari 64, c’è stata anche una astensione.

La fiducia è stata posta sul testo già approvato dalla Camera senza ulteriori modifiche, quindi il decreto è convertito in legge.

Interventi per la riqualificazione delle periferie e contro il degrado sul modello Caivano, misure per il contrasto alla scarsità idrica in Sicilia, risorse aggiuntive per la ricostruzione pubblica e privata delle aree delle Marche e dell’Umbria colpite dal sisma del 2022 e 2023. Questi alcuni dei principali interventi del decreto emergenze, approvato definitivamente dal Senato con il voto di fiducia.

Un piano stretegico di rilancio del paese e un aiuto concreto alle periferie, secondo la maggioranza. Per le opposizioni si tratta di un decreto insufficiente alle esigenze reali del Paese e che non affronta le vere emergenze.

Gli interventi sulle periferie e le zone vulnerabili riguardano, in particolare, Rozzano (MI), a Roma il quartiere Alessandrino Quarticciolo, a Napoli il quartiere Scampia-Secondigliano, Orta Nova (FG), Rosarno-San Ferdinando (RC), a Catania il quartiere San Cristoforo, Palermo – Borgo Nuovo. Al Commissario straordinario è demandato il compito di predisporre, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, d’intesa con i comuni interessati e con il Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, un piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale e ambientale, prevedendo, laddove occorra, anche una semplificazione per le procedure di concessione di immobili pubblici per fini sociali. Per la realizzazione del piano straordinario è autorizzata la spesa di 180 milioni di euro per il triennio 2025-2027.

Per fronteggiare la crisi idrica in Sicilia il decreto prevede la realizzazione di impianti di dissalazione, anche mobili, nei comuni di Porto Empedocle, Trapani e Gela. Il potere di provvedere, in via d’urgenza, alla realizzazione degli impianti è attribuito al Commissario straordinario per la siccità nazionale che si avvale della società Siciliacque S.p.A. quale soggetto attuatore. Le risorse necessarie, pari a 100 milioni di euro, provengono per 10 milioni dalla Regione e per 90 milioni dal Fondo sviluppo e coesione.

Ulteriori misure nel settore idrico riguardano le diga di Campolattaro (Campania) e la diga di Vetto (Emilia Romagna).

Per le attività legate al Giubileo è previsto che il Commissario straordinario possa richiedere il supporto delle strutture operative di Protezione civile nella città di Roma e nella regione Umbria, in considerazione del flusso di pellegrini previsto.

Nel decreto anche interventi a favore di Marche e Umbria colpite dal sisma del 2022-2023. Si specifica che l’attività di progettazione riguarda la ricostruzione pubblica mentre gli interventi finanziati sono relativi alla ricostruzione pubblica e privata, a cui provvede il Commissario straordinario del sisma 2016/2017 in Centro Italia, per una spesa nel limite di 30 milioni di euro per l’anno 2025 e di 60 milioni di euro per l’anno 2026.