Roma, 7 giu. (askanews) – Sfida al balloggio a Matera e Taranto, capoluoghi di provincia, ma anche a Cernusco sul Naviglio, Saronno e Lamezia Terme come in altre città con più di 15mila abitanti – in tutto sono tredici – nelle quali al primo turno di elezioni amministrative, il 25 e 26 maggio, nessun candidato sindaco ha raccolto la metà più uno dei voti necessari per essere eletti. Domenica e lunedì, in concomitanza con il referendum su lavoro e cittadinanza, si terrà il secondo turno con i seggi aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.
Una partita importante per il centrosinistra che punta a rafforzare le vittorie conquistate al primo turno a Genova – dove un’alleanza larga è riuscita a portare sulla poltrona di primo cittadino, strappandola al centrodestra, l’ex atleta olimpica Silvia Salis – e a Ravenna, dove certamente l’impresa era più agevole e i progressisti hanno vinto con Alessandro Barattoni. Gli occhi sono ora puntati su Matera e su Taranto dove il centrosinistra è uscito in vantaggio dal primo turno.
A Matera il candidato di centrosinistra Roberto Cifarelli ha raccolto il 43,5% dei voti, mentre Antonio Nicoletti, sostenuto dal centrodestra, ha ottenuto il 37% dei consensi. C’è una particolarità: le liste a sostegno di Cifarelli hanno avuto il 52,4% dei voti e avranno dunque la maggioranza dei seggi nel Consiglio comunale anche in caso di vittoria di Nicoletti il quale, se fosse eletto sindaco, si troverebbe ‘azzoppato’ avendo una maggioranza in Consiglio diversa da quella che lo ha candidato.
Nessuna trattativa con gli altri tre candidati alla carica di primo cittadino, due dei quali del campo del centrosinistra: uno era l’uscente Domenico Bennardi del Movimento 5 Stelle, l’altro Vincenzo Santochirico di Progetto Comune. L’ex sindaco Bennardi ha tenuto il punto: “Faremo opposizione e vigileremo su tante cose. Questo resta il nostro compito centrale”. Se, dunque, i Cinquestelle hanno detto da subito che non avrebbero dato indicazioni di voto ai loro elettori, è stato, invece, ufficializzato l’apparentamento tra Cifarelli e Democrazia materana che al primo turno, con il candidato Luca Prisco, aveva ottenuto il 4,3%.
L’altro capoluogo di provincia al ballottaggio è Taranto, dove il centrodestra si è diviso e la sfida è ora tra Piero Bitetti, espressione del movimento civico Con di Michele Emiliano e sostenuto dagli altri partiti di centrosinistra, e Francesco Tacente (26,14%) che ha guidato una coalizione formata da movimenti civici, alcuni con candidati vicini all’ex sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, e sostenuto anche da Udc e Lega (senza il proprio simbolo ma con la lista Prima Taranto).
Bitetti al primo turno ha ottenuto il 37,39% senza poter contare sul sostegno del Movimento Cinque Stelle che ha candidato come sindaco la giornalista Annagrazia Angolano e che ha raggiunto il 10,9%. Pur senza apparentamento ufficiale Angolano ha dato indicazione di voto per il candidato Dem. Sul fronte opposto, quello del centrodestra, Tacente potrà contare sull’apparentamento ufficiale del candidato di Fratelli d’Italia e di Forza Italia Luca Lazzaro che ha raccolto il 19,4% di voti al primo turno.
Particolare, infine, il caso di Bisegna, piccolo centro montano all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo che conta appena 216 abitanti, dove i due candidati locali Maurizio Conte e Donato Buccini hanno pareggiato nel vero senso del termine: hanno ottenuto 83 voti a testa e quindi sarà il ballottaggio a decidere chi tra i due diventerà sindaco.