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Don Sturzo: Bianco, “la sua idea non c’è più. Sulla tutela del pianeta i cattolici possono ritrovarsi”.

 

Il movimento politico cattolico non esiste più. La società si è secolarizzata e la scelta fatta di sciogliere quel nucleo di politici che si raccoglieva attorno al Ppe sui principi sturziani ha finito per rendere ininfluente il movimento politico cattolico.

 

Gerardo Bianco

 

Rileggere Sturzo, meditare sulle cose che ha sostenuto, è un vantaggio culturale per la storia del movimento politico cattolico e non cattolico nel suo insieme. Ma la sua idea di inserire i cattolici nel sistema politico italiano, superando il ‘non expedit’, ormai è tramontata definitivamente con la scomparsa dei cattolici democratici in politica, e da allora con la chiara irrilevanza nel sistema politico. I cattolici come portatori di una idea politica e di organizzazione economica e sociale sono sostanzialmente spariti.

 

La premessa per una ripresa del movimento cattolico è quella di fare i conti con la realtà e con la cultura contraddittoria che regge i sistemi dei Paesi evoluti economicamente e culturalmente. Se non si trova una nuova sintesi per la salvaguardia del pianeta, non si può immaginare di crescere aumentando i consumi. Bisogna immaginare di liberare il pianeta, riducendo le emissioni per un maggior equilibrio naturale.

 

Tutto oggi muove verso lo strada del concetto di natura. Se la politica e la cultura non recuperano questo concetto rischiano di fondare le proprie scelte su presupposti sbagliati. E proprio l’insegnamento che viene dalla tradizione e dalla cultura cristiana è fondamentale per una nuova sintesi. Basta meditare sull’enciclica ‘Laudati si’ per recuperare coerenza a un discorso che il pensiero contemporaneo ha sottovalutato. Solo una grande tradizione universale come il pensiero cristiano può fare tutto questo.

 

Una considerazione di fondo sul pensiero e su una presenza organizzata e politica dei cattolici può ripartire da una idea di città: la città dell’uomo come modello da realizzare. Un’idea culturalmente forte di città oggi manca, ed è una cosa che rientra nella cultura cristiana e in cui Sturzo torna come un gigante a suggerire soluzioni.

 

Chi evoca oggi il Centro parla di un elemento geometrico dietro il quale non c’è niente. Per creare un punto di equilibrio serve una crescita ideologica e morale, una visione sociale. Oggi dietro chi evoca il Centro non c’è una cultura, c’è il vuoto. Siamo molto lontani.

 

(La nota è un semplice collage di dichiarazioni, rese l’altro ieri dall’autore all’agenzia di stampa Adnkronos)

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