21.4 C
Roma
martedì, 21 Ottobre, 2025
HomeAskanewsE-Commerce, Aires-Confcommercio: Ue al bivio, cambiare le regole

E-Commerce, Aires-Confcommercio: Ue al bivio, cambiare le regole

Roma, 21 ott. (askanews) – L’e-commerce offre delle opportunità senza precedenti, ma comporta anche enormi rischi: i prodotti che arrivano nell’Ue spesso non rispettano le norme di sicurezza, le imprese europee devono fronteggiare una concorrenza sleale, i consumatori sono fortemente esposti a frodi. C’è inoltre il fattore ambientale, l’Europa viene invasa da rifiuti non riciclabili e deve sostenere i costi di smaltimento. Sono le questioni che affronterà l’Aires – Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati aderente a Confcommercio – nel convegno “Il commercio online in Europa a un bivio: cambiare le regole del gioco o soccombere”. L’incontro si terrà martedì 28 ottobre, a partire dalle ore 11, presso la sede italiana del Parlamento Europeo a Roma.

“Il settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche – commenta Andrea Scozzoli, presidente Aires Confcommercio, – è probabilmente quello che risente più degli altri di queste criticità. Inoltre, è da sempre il precursore delle dinamiche che caratterizzeranno l’intera economia. Rappresenta quindi un modello ideale da esaminare per comprendere in che modo si evolveranno i flussi commerciali e quali misure sarà necessario adottare per dare attuazione al principio ‘Stesso mercato, stesse Regole'”.

Una scelta non casuale quella di organizzare l’incontro presso la sede italiana del Parlamento Europeo, visto che l’Assemblea a luglio ha approvato la risoluzione non vincolante per migliorare la gestione dei flussi di merci a basso costo da parte dell’Ue. Il testo punta a alleviare la pressione sulle dogane europee: ogni giorno, infatti, in Europa entrano 12 milioni di pacchi di piccole dimensioni acquistati online. La Risoluzione contiene una serie di proposte per la riforma del Codice Doganale dell’Unione su cui stanno lavorando Parlamento e Consiglio. Si punta in particolare a indurre gli operatori internazionali a creare dei magazzini all’interno dell’Ue. Questo consentirebbe di controllare le spedizioni in blocco, le Dogane quindi non dovrebbero più effettuare verifiche sui singoli pacchi. Si chiede inoltre di eliminare l’esenzione doganale per le merci di valore inferiore ai 150 euro, visto che nel 65% dei casi l’importo viene sottostimato proprio per aggirare il prelievo. Inoltre, si suggerisce di adottare nuove tecnologie – a iniziare dall’intelligenza artificiale e dalla blockchain – per alleviare il carico di lavoro degli Uffici doganali.

Tra i partecipanti Andrea Scozzoli, presidente Aires Confcommercio; l’on. Salvatore De Meo (Ppe, Italia), relatore della risoluzione; Hans Carpels, presidente EuCER Council; Vittorio Mastromano, direttore ufficio studi Aires Confcommercio; Dario Bossi, direttore generale Ancra Confcommercio; Gabriele Ferrieri, presidente Angi – Associazione nazionale giovani innovatori; Davide Rossi, presidente Optime – Osservatorio permanente per la tutela del mercato dell’elettronica. Interverranno parlamentari italiani ed europei attivi a vario titolo sui temi del commercio elettronico e delle piattaforme di intermediazione online.

“Dietro ogni acquisto online – commenta De Meo, – si nascondono potenziali rischi per la salute, la sicurezza e i diritti dei consumatori – e troppo spesso questi rischi provengono da operatori extra-UE che aggirano le regole. Le nostre imprese non possono essere costrette a competere in condizioni così sleali. Ecco perché stiamo rafforzando i controlli doganali, chiedendo la piena tracciabilità dei venditori e contrastando le pratiche manipolative. Stiamo inviando un messaggio chiaro: vogliamo un mercato digitale più equo, sicuro e trasparente”.