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Ecco la manovra: taglio Irpef al 33%, 2 mld per i salari e 4 per le imprese, bonus edilizi e pace fiscale

Roma, 14 ott. (askanews) – La manovra “complessivamente, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui”. Lo rende noto il Ministero dell’economia e delle finanze al termine del Consiglio dei ministri sul Documento programmativo di bilancio. A margine del DPB, riferisce il Mef, Il ministro Giorgetti “ha anche illustrato al consiglio dei ministri i contenuti principali del disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028. Il cdm ha approvato il quadro a legislazione vigente indicato dal medesimo ddl”.

“La manovra di finanza pubblica interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza. L’impegno del Governo, in questo scenario, è proseguire da un lato nell’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale, dall’altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al termine del Consiglio dei minstri sul Documento programmatico di bilancio. “Essa – aggiunge – è coerente con il percorso della spesa netta indicato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 e confermato nel Documento programmatico di finanza pubblica 2025”.

In particolare, rende noto il Mef, nella legge di bilancio saranno “stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà”. Tra le misure che saranno introdotte, prosegue il Ministero, “al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate” ci sarà “una revisione della disciplina per il calcolo dell’ISEE, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui”.

La legge di bilancio – aggiunge il Mef – “proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro che il Governo sta portando avanti dall’inizio della legislatura. In particolare, la manovra ridurrà la seconda aliquota IRPEF, che dall’attuale 35% passerà al 33% con uno stanziamento nel triennio pari a circa 9 miliardi euro”. E “al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita sono stanziati per il 2026 circa 2 miliardi”.

Sul fronte sanità, “ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo”. Con la legge di bilancio verranno, inoltre, prorogate per il 2026, con le stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. Nella prossima legge di bilancio per le imprese “e, più in generale, per il sostegno dell’innovazione si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro”.

Per le coperture il ministero spiega che “oltre agli effetti di miglioramento del quadro di finanza pubblica anche dovuti alla rimodulazione del PNRR, concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, le risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, interventi sugli stanziamenti di bilancio”. Con la legge di bilancio è anche “prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax”. Il Ministero annuncia poi che saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (ZLS). E nella legge di bilancio sarà anche prevista la pace fiscale per tutto il 2023, secondo quanto si apprende al termine del Consiglio dei ministri sul Documento programmatico di bilancio.

“E’ una giornata importante per l’agenda finanziaria del Paese con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del Documento programmatico di bilancio che viene inviato a Bruxelles. C’è una scadenza del 15 ottobre perentoria. Venerdì lo definiremo nei particolari. Le agenzie stanno riempiendo di contenuti più o meno corrispondenti alla realtà, ma credo che la prospettiva sia abbastanza delineata”, ha commentato il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Forum di Coldiretti. “Papa Leone ha fatto il miracolo”, ha poi risposto  Giorgetti ai giornalisti che gli chiedevano se il Papa avesse fatto il miracolo sulla Manovra in relazione alla sua battuta di questa mattina. “Se il Papa fa il miracolo partoriamo la manovra se non lo fa non la partoriamo” comunque “oggi chiudiamo i numeri giovedì o venerdì le norme”, aveva detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti  al Quirinale, a margine della visita del Santo Padre.