Via libera allo screening nazionale per l’epatite C.
Lo screening riguarderà i nati dal 1969 al 1989 e ha l’intento di rilevare le infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento onde evitare le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, nonché interrompere la circolazione del virus impendendo nuove infezioni. Il costo è di 71,5 mln e le somme sono state ripartite con un’altra intesa ad hoc.
Lo screening è rivolto a:
– tutta la popolazione iscritta all’anagrafe sanitaria e nata dal 1969 al 1989:
– ai soggetti seguiti dai servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), indipendentemente dalla coorte di nascita e dalla nazionalità; ai soggetti detenuti in carcere, indipendentemente dalla coorte di nascita e dalla nazionalità
Sarà compito di ogni regione sensibilizzare i destinatari con una chiamata attiva da parte dei medici di medicina generale e/o dei servizi di prevenzione del territorio.