19.4 C
Roma
venerdì, 24 Ottobre, 2025
HomeAskanewsEurozona, a ottobre maggior balzo ordini imprese da 2 anni e mezzo

Eurozona, a ottobre maggior balzo ordini imprese da 2 anni e mezzo

Roma, 24 ott. (askanews) – Balzo degli ordinativi a ottobre per le imprese dei paesi dell’area euro. Secondo l’indagine condotta presso i responsabili degli approvvigionamenti da S&P Global -l’indice Pmi, o Purchasing Managers Index – gli ordinativi hanno segnato il maggior rialzo da due anni e mezzo. Questo ha trascinato l’indice Pmi composito relativo a tutte le aziende a 52,2, dai 51,2 settembre, segnando il valore più elevato da 17 mesi a questa parte.

In questa indagine, i 50 punti sono la soglia di neutralità. L’indicatore sul terziario è salito a 52,6 a ottobre (da 51,3), quello sulle aziende del manifatturiero a 50 (da 49,8). I dati sono stati raccolti dal 9 al 22 ottobre.

Secondo quanto riporta un comunicato, complessivamente l’occupazione è tornata ad aumentare grazie alla stabilizzazione del lavoro inevaso. Il tasso di inflazione dei costi è diminuito scendendo ad un valore più debole, mentre l’aumento dei prezzi di vendita ha toccato un picco in sette mesi. Le aziende continuano a prevedere incrementi produttivi per i prossimi 12 mesi, ma l’ottimismo di questo fine trimestre dell’anno si è affievolito.

“La Francia continua sempre più ad ostacolare la crescita economica dell’eurozona. Ad ottobre, mentre in Germania la situazione economica è significativamente migliorata, in Francia il tasso di contrazione ha subìto un’accelerazione per due mesi consecutivi”, rileva tuttavia Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank citato nel comunicato. “La crescita economica nell’eurozona, di conseguenza, anche se leggermente più rapida, è stata molto più debole di quanto avrebbe potuto essere”.

“L’industria dell’eurozona è ormai in stagnazione da quasi sei mesi, con un leggero miglioramento del PMI principale a 50 che fa poco sperare in un’inversione di tendenza, tanto più se si considera che i nuovi ordini hanno riportato una debolezza simile. In questo scenario, le aziende manifatturiere hanno ridotto ad un ritmo più veloce i loro organici cercando di adattarsi a condizioni di domanda più deboli e di aumentare contemporaneamente la loro efficienza”, aggiunge. Secondo l’economista la dinamica dei prezzi dovrebbe spingere la Bce a mantenere la linea sui tassi.