Bari, 12 nov. (askanews) – “Ieri sera si è rotto il tavolo di trattativa Ilva. Noi lo diciamo da tempo, c’è una crisi industriale che tutti fanno finta di non affrontare. Sono trentuno mesi che la produzione industriale cala”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, conversando con i cronisti a palazzo Madama dopo la conclusione del suo incontro con una delegazione di AVS.
“Ieri sera – ha sottolineato – con le cose che hanno detto su Ilva noi siamo di fronte al rischio di chiusura di quel gruppo. Stiamo parlando di migliaia di lavoratori e il Governo, nella legge di bilancio che ha fatto, la voce investimenti è zero. Se vogliamo a questo punto salvare Ilva e dare una prospettiva c’è bisogno anche che si costituisca una società ad hoc che veda anche una presenza pubblica, altrimenti si rischia di accompagnare una chiusura e che noi non siamo disponibili ad accettare. Lo dico perché quello è un elemento emblematico”.
“Qui – ha detto ancora il leader della Cgil – non si può dare la colpa ad altri governi. Sono tre anni che c’è questo governo, quindi qui non si può dare la colpa ad altri perché siamo di fronte al fatto che qui rischia di saltare una delle attività più importanti; e un paese industriale senza una degna industria, anche siderurgica, lo vanno raccontare a qualcun altro. Questo è l’inizio di un declino pericolosissimo che va assolutamente fermato”, ha concluso.

