Roma, 26 nov. (askanews) – Da un sondaggio effettuato da Federazione Moda Italia-Confcommercio sulle aziende associate è emerso che 6 negozi di moda su 10 aderiscono al Black Friday 2025. In particolare, il 61,7% delle attività commerciali del dettaglio moda aderisce all’evento (era il 58,7% nel 2024). Il restante 39,3% (ossia quattro imprese su dieci) non partecipa.
Rispetto allo scorso anno, gli operatori che effettuano sconti solo per qualche giorno (da 1 a 3 giorni) sono saliti al 75,7% rispetto al 57,1% del 2024. Per contro, cala il numero dei negozi di moda (24,3%) che propone sconti per un periodo prolungato di 7 giorni e oltre (nel 2024 era il 42,9%). Inoltre il 73,8% dei dettaglianti sceglie di effettuare sconti solo su qualche articolo selezionato (nel 2024 la percentuale era del 71,4%). La minoranza (26,2%) fa promozioni su tutta la merce.
Come emerso dall’indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Research, il budget medio di spesa complessiva degli italiani per questo black friday sarà di 268 euro e l’abbigliamento (54,4%) si pone al secondo posto (dopo elettronica ed elettrodomestici al 55,8%) della speciale classifica delle preferenze d’acquisto. Seguono scarpe/calzature (36,9%); pelletteria/accessori (32,6%) e articoli sportivi (21%).
“È un evento ‘importato’ che è diventato parte del calendario commerciale globale”, afferma Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio.
“Per questo va vissuto con intelligenza e misura, evitando di svilire il valore dei prodotti. Quando il black friday si trasforma in black week – aggiunge Felloni – diventa preoccupante perché le promozioni non si concentrano più in un solo giorno o al massimo nel weekend, come era in principio, ma si prolungano indiscriminatamente contribuendo ad alimentare la confusione nel consumatore. Per questo il vero valore per il retail resta la relazione con il cliente, l’autenticità dell’esperienza e la qualità del servizio”.
“Come Federazione Moda Italia-Confcommercio – conclude Felloni – invitiamo i commercianti a differenziarsi, valorizzando la consulenza personale e l’accoglienza e puntando su iniziative locali condivise che rafforzino la comunità commerciale e attraggano i clienti nei centri cittadini. Ai consumatori rinnoviamo l’invito a vivere l’esperienza d’acquisto locale per sostenere il commercio di prossimità, perché dietro ogni vetrina ci sono storie, competenze e relazioni non replicabili altrove”.

