La vittoria di Salvini in Umbria ma soprattutto il disorientamento dell’asse 5S-PD lasciano intravedere uno scenario inquietante: la rapida dissoluzione della attuale maggioranza dopo la prevedibile sconfitta in Emilia e Calabria anche per la decisione dei 5S di andare da solo e la “consegna” del Paese alle “destre*.
Per chi pensa di scaricare il legittimo malessere sociale ed economico ( che ha le sue radici nel capitalismo finanziario che ha divorato l’economia reale e ricreato diseguaglianze intollerabili) sugli immigrati, i ladri ( con la bufala della sicurezza) ed i meridionali nessun problema!
Diversamente per chi sogna ancora un Paese giusto ed inclusivo.
E allora cosa sperare, auspicare,
per fermare “l’onda barbarica’?
1) Che la “sinistra” tutta (PD, LEU, Potere al Popolo ..) faccia propria la proposta di Bersani di un congresso per una nuova sinistra che superi il neoliberismo;
2) Che i 5S, superato l’attuale disorientamento, come auspicato dall’on.Trizzino, confermi il carattere strategico dell’accordo con il PD ( quindi irreversibile e anche territoriale) ed avvii um profondo processo di organizzazione democratica;
3) Che i “Verdi” superino l’attuale inazione, cogliendo almeno una parte del consenso latente, così rafforzando l’asse 5S/PD.
Ma soprattutto l’auspicio è che, con il chiaro obiettivo di rafforzare questo fronte largo, nascano e si consolidino altri due soggetti politici: i meridionalisti” ed i “popolari”.
È tempo di un movimento meridionalista che superando sterili posizioni isolazioniste porti le istanze del Sud dentro un grande progetto democratico e comunitario!
È tempo di un soggetto autenticamente *popolare” che sia ad un tempo la casa comune dei cattolici-democratici e l’anima di questa ampia coalizione.
Senza questi nuovi argini sarà difficile fermare la svolta reazionaria del Paese.
Ognuno nel Suo “campo” faccia la sua parte.
Gli Italiani meritano di più!