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martedì, Febbraio 11, 2025
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Ferragni e il caso pandoro: un assegno da 200.000 euro per la pace.

Codacons ritira la querela e Ferragni dona: finisce a tarallucci e…pandoro una vicenda dove tutti sembrano vincitori, ma a rimetterci è la credibilità di ognuno. Trionfa l’affabile suggestione del marketing.

Alla fine della fiera, per come si comprende, Chiara Ferragni si è accordata con i Codacons e con l’Associazione Utenti Servizi Televisivi che ritireranno la querela per truffa per la nota vicenda legata al pandoro Balocco. In cambio l’influencer, oltre a risarcire i consumatori che avrebbero mosso azione legale, farà una donazione di 200.000 euro destinati d iniziative a tutela a tutela delle donne vittime di violenza. 

Oltre al gesto munifico verso il sesso debole, 300 consumatori verranno quindi risarciti con 150 euro a testa, il costo di una lauta cena consumata ad un ristorante di livello. L’intesa raggiunta potrebbe commuovere il cuore della Procura di Milano che potrebbe ora rivedere con luce diversa i fatti che sono stati al tempo contestati. 

La faccenda puzza di operazione di comunicazione per rilanciare un marchio che ha perso colpi. Non si saprà mai se poi ci sarà un ravvedimento sincero ed un autentico desiderio di riabilitarsi a se stessi. La Ferragni fa il suo mestiere e non può pretendersi diversamente.

Meno comprensibile un accordo che per una manciata di euro soddisfa Consumatori di poche pretese e di scarsissimi appetiti. Almeno per buona immagine, meglio sarebbe stato non rivendicare nulla, se non il sostegno sostanzioso alla lotta contro la violenza alle donne.

I Consumatori, per qualche verso, danno idea di essersi mossi troppo modestamente “non per soldi ma per denaro”, troppo poco per speculatori di mestiere. 

Eppure, ci sono vicende che per principio dovrebbero essere comunque impermeabili al profumo dei soldi che non dovrebbero mai avere il potere di consolare l’irritazione per l’accaduto.  

Forse si sono consumati dal dolore per la truffa contestata. Stremati, hanno ceduto all’intesa o meglio sarebbe dire hanno preso tutto il possibile dalla situazione data e si sono consunti il cervello per la migliore strategia da seguire.

Secondo il vocabolario la querela indica un lamento. “A te che i preghi ascolti e le querele Non come suole il mondo” scriveva Manzoni in un verso a Maria Santissima. 

La stessa invocazione è corsa, sulla terra e non al piano celeste, nella mente e nel cuore dei protagonisti della vicenda. Ciascuno si sente ferito ed ha ferito il prossimo, confondendosi in un miscuglio che non piace di azioni e reazioni che non rende distinguibili le une dalle altre. C’è nell’aria un alone di ipocrisia che rende le acque senza un chiaro senso di marcia. C’è una morale che si aggiusta secondo convenienza. 

È un po’ come in passato. Nel “Romeo e Giulietta” di Zeffirelli furono girate scene di nudo con minorenni a cui fu proibita, in ragione dell’età, la visione del film che avevano interpretato.

Ora che la pace è fatta, è tempo di festeggiare e di prendersi una vacanza, magari tutti insieme, vincitori e vinti, lì dove la neve abbonda in quantità. È ora saggiamente di abbandonare l’insidioso Pandoro per una sciata a Plan de Corones, la montagna a forma di Panettone nella zona del Sud Tirolo.

È solo questione di dolci.