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Ferrari conti in crescita ma crolla in Borsa (-11%). Timori su II semestre

Milano, 31 lug. (askanews) – Pioggia di vendite su Ferrari in Borsa (-11,6% a 385 euro) dopo la diffusione dei conti semestrali e il miglioramento della guidance per tenere conto dell’accordo sui dazi fra Usa e Ue al 15%. A pesare anche l’andamento negativo dell’indice Ftse Mib (-1,6%) e dell’indice EuroStoxx di settore (-3,9%).

Secondo gli analisti di Citi, Ferrari continua a raggiungere i risultati attesi e a confermare la guidance, ma le azioni sono scambiate a multipli molto elevati. “L’attenzione si sposta ora su quanto potrà crescere il margine Ebit nel secondo semestre, con consegne e prezzi medi di vendita (asp) attesi in rallentamento. Prevediamo un margine Ebit intorno al 28% nel secondo semestre, rispetto a oltre il 30% nel primo semestre”. Citi ha confermato il rating sell sul titolo con un target price di 360 euro.

Ferrari ha chiuso il primo trimestre 2025 con conti in aumento “senza impatti significativi dai dazi Usa” nel secondo trimestre perché le auto vendute erano già state importate e ha aggiornato al rialzo le stime 2025, togliendo l’impatto di 50pb sui margini Ebit e Ebitda per tener conto dell’accordo al 15% raggiunto da Usa e Ue. “Adegueremo la nostra politica sui dazi (aumenti dei prezzi fino al 10% ndr) quando scenderanno al 15%”, ha detto il Ceo, Benedetto Vigna.

I ricavi nel semestre sono stati pari a 3,58 miliardi di euro (+9 a/a), le consegne a 7.087 unità (+1%), l’utile operativo (Ebit) a 1,094 miliardi (+15%), pari a un margine del 30,6% (+170 pb). L’Ebitda è stato di 1,402 miliardi (+10%) pari a un margine del 39,2% (+50 pb), l’utile netto a 837 milioni (+9%).

A livello di mercati Ferrari chiude il I semestre con consegne in aumento nell’area Emea +4% a 3.347 auto, Americhe +2% a 2.015 auto. In calo invece Cina, Hong Kong e Taiwan -14% a 511 auto e resto dell’Apac -2% a 1.214 auto.

“Abbiamo un order book che arriva fino a inizio 2027. Tutte le nostre auto di gamma, come Roma Spider e 296, sono sold out, quindi è naturale che ci sarà un po’ di rallentamento nella raccolta ordini”, ha detto Vigna.

Riguardo i nuovi modelli che nel piano 2023-2026 erano 15, Ferrari ha lanciato 5 modelli il primo anno, 3 il secondo e 6 quest’anno inclusa l’elettrica e altri due che arriveranno prima della presentazione del nuovo piano a ottobre per un totale di 14. Il 15esimo modello arriverà nel 2026. Sull’elettrica “non c’è alcun ritardo, procediamo secondo i piani. Stiamo facendo quello che avevamo promesso. Mai parlato di una seconda elettrica”, ha detto Vigna.

Infine il Ceo di Ferrari ha parlato di F1 e della conferma di Fred Vasseur come team principal. “Abbiamo deciso di dare continuità alla squadra e la possibilità alle persone di realizzare i progetti iniziati. Abbiamo iniziato la stagione sotto le attese, ma stiamo facendo progressi e ora siamo in lotta per podi e vittorie”.