Roma, 24 giu. (askanews) – “Un Comitato nazionale di valutazione etica” che decide sul fine vita. Un organo di sette componenti, nominati con decreto del presidente del Consiglio, che durano in carica 5 anni. Lo prevede la bozza portata oggi dai relatori del ddl sul fine vita Pierantonio Zanettin (Fi) e Ignazio Zullo (Fdi) nel comitato ristretto delle commissioni Giustizia e Affari Sociali del Senato.
Il testo prevede la non punibilità di chi aiuta nel proposito del fine vita con un nuovo comma all’articolo 580 del codice penale: “In esecuzione della sentenza della Corte Costituzionale del 22 novembre 2019 n 242 non è punibile chi agevola l’esecuzione del proposito di fine vita formatosi in modo libero autonomo e consapevole di una persona maggiorenne inserita nel percorso di cure palliative tenuta in vita da trattamenti sostituitivi di funzioni vitali e affetta da una patologia irreversibile fonte di sofferenze fisiche e psicologiche intollerabili ma pienamente capace di intendere e di volere le cui condizioni siano state accertate dal Comitato nazionale di valutazione etica”. Comitato che viene previsto con l’articolo 9-bis della legge 23 dicembre 1978 n. 883 che istituisce il Ssn.
“Il Comitato nazionale di valutazione etica – prevede la bozza – è organo competente a rilasciare, su richiesta dell’interessato, parere obbligatorio circa la sussistenza o meno dei requisiti per l’esclusione della punibilità di cui all’articolo 580 comma 2/bis del codice penale. E’ formato da sette componenti di cui un giurista scelto fra i professori universitari di materie giuridiche o gli avvocati abilitati al patrocinio di fronte alle giurisdizioni superiori, un bioeticista, un medico specialista in anestesia e rianimazione, un medico specialista in medicina palliativa, un medico specialista in psichiatria, uno psicologo e un infermiere. I componenti sono nominati con decreto del presidente del consiglio, il quale nomina fra essi il presidente, il vicepresidente e il segretario. I componenti durano in carica cinque anni con possibilità di rinnovo per due volte anche non consecutive. L’ufficio di componente del comitato nazionale è gratuito”.
La bozza prevede anche che l’Agenas istituisca un osservatorio per l’esame dei progetti delle regioni sulle cure palliative e invia una relazione annuale al presidente del Consiglio, al ministero della Salute e ai presidenti di Camera e Senato nella quale indica anche le regioni che non hanno presentato il progetto di potenziamento delle cure palliative, anche pediatriche, domiciliari e per ogni patologia. Inoltre i residui delle somme destinate alle regioni per le cure palliative che restino inutilizzati sono restituiti allo Stato e non possono essere usati per finalità diverse.