Roma, 30 giu. (askanews) – “La Camera dei deputati rende omaggio con immutata commozione alla memoria del giudice Paolo Borsellino, vittima il 19 luglio 1992, insieme agli agenti della sua scorta, della strage mafiosa di Via D’Amelio. Oggi lo ricordiamo esponendo la borsa che utilizzava tutti i giorni e che aveva con sé anche in quel drammatico momento. Paolo Borsellino è stato un uomo, un marito, un padre, un magistrato che ha speso la sua vita nella lotta alla mafia, sacrificando sé stesso e la sua famiglia. Anche dopo la strage di Capaci non si è tirato indietro dinanzi a quella feroce violenza e ha continuato il suo lavoro da autentico servitore dello Stato. Il suo esempio di rigore morale, coerenza e tenacia è un’eredità che ispira tutti i giorni chi si impegna contro la criminalità organizzata”. Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana, alla cerimonia a Montecitorio in memoria di Paolo Borsellino.
“Paolo Borsellino, come Giovanni Falcone, credeva in un futuro libero dall’oppressione della mafia. Sosteneva che per vincere questa battaglia occorresse agire innanzitutto sul piano culturale. Era convinto della fondamentale importanza del ruolo dei giovani e della loro adesione ai valori democratici. Il suo insegnamento deve essere custodito dalle Istituzioni a beneficio delle nuove generazioni, che vanno esortate a perseguire la cultura della legalità e a ripudiare ogni forma di violenza e di prevaricazione”, ha sottolineato Fontana.