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martedì, 19 Agosto, 2025
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Formula1, Vasseur: "Hamilton troppo critico con se stesso"

Roma, 19 ago. (askanews) – In attesa del Gran Premio d’Olanda, che riporterà in pista la Formula 1, la situazione in casa Ferrari continua a far discutere. Al centro dell’attenzione c’è Lewis Hamilton, che nella sua prima stagione a Maranello sta faticando a trovare la forma desiderata, arrivando a definire la sua ultima prestazione in Ungheria come “inutile”. Il team principal della Rossa, Frédéric Vasseur, ha fornito una spiegazione approfondita alla rivista Auto Motor und Sport, evidenziando due aspetti chiave: l’adattamento al nuovo ambiente e la severità di Hamilton verso sé stesso. “Abbiamo ingenuamente sottovalutato il cambiamento di ambiente”, ha ammesso Vasseur. Hamilton, infatti, è stato legato a un unico “ambiente motoristico” per 18 anni, prima con la McLaren e poi con la Mercedes. Passare a una scuderia con una cultura diversa come la Ferrari è un salto molto più grande di quanto si potesse immaginare. Vasseur ha sottolineato che, a differenza di piloti come Carlos Sainz che cambiano squadra frequentemente, Hamilton ha avuto bisogno di più tempo per adattarsi. “Ha avuto bisogno di quattro o cinque gare per prendere il controllo della situazione”, ha spiegato il team principal, aggiungendo che dal GP del Canada le cose sono migliorate. Inoltre, ha specificato che spesso la differenza tra un risultato eccellente e uno deludente è questione di millesimi, e Hamilton è stato particolarmente sfortunato in alcune circostanze recenti. Un altro fattore cruciale, secondo Vasseur, è la personalità di Hamilton. Il pilota è estremamente autocritico e tende a esagerare i suoi giudizi, sia sulla vettura che su sé stesso. “È sempre esagerato”, ha detto Vasseur, descrivendolo come “troppo severo” e con l’obiettivo di ottenere il massimo da tutti, inclusa la squadra. Questo atteggiamento, sebbene sia indice di un forte desiderio di eccellenza, può peggiorare le cose, soprattutto quando i commenti arrivano alla stampa. Vasseur ha spiegato che, una volta rientrato nel garage, Hamilton si è già “calmato” e analizza la situazione con maggiore lucidità. “È fatto così. Per me non è un dramma”, ha commentato Vasseur, paragonando Hamilton all’ex pilota Nico Hülkenberg, un altro perfezionista che esigeva molto dal team, ma anche da sé stesso. Hamilton non ha ancora conquistato un podio in una gara principale con la Ferrari, a differenza di Leclerc che ne ha già ottenuti cinque. Vasseur ha minimizzato le differenze di prestazione tra i due, definendole legate a dettagli, non a problemi strutturali della vettura. “Risolviamo i problemi passo dopo passo. Non sono enormi, sembrano solo tali”, ha spiegato il team principal. Una minima imperfezione, come un problema ai freni, può costare mezzo decimo, una differenza che può compromettere l’intero weekend, ad esempio impedendo di accedere alla Q3. Secondo Vasseur, a volte Hamilton “esagera i problemi che vede nella sua auto”, causando una reazione eccessiva da parte della squadra.