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lunedì, 2 Giugno, 2025
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Fotografia di Trump e giudice di Brecht: due visioni di cittadinanza

Sulla soglia del referendum, la scelta tra esclusione e inclusione chiama in causa i valori fondanti della nostra democrazia: il lavoro, la dignità e la convivenza civile.

All’inizio dell’era Trump, a fine gennaio 2025, la Casa Bianca ha diffuso sui social un post che evidenzia un cargo militare con la scritta in sovraimpressione: “I voli di deportazione sono iniziati. Promessa mantenuta!”. Una fila di immigrati “clandestini” ammanettati ed in catena, viene ritratta mentre si incammina per essere imbarcata sull’aereo militare. Un’espulsione di massa per ripulire gli Stati Uniti da presenze illegali, dedite allo spaccio ed ad operazioni delinquenziali di ogni genere. La foto shock è un messaggio chiaro per chi vuole entrare illegalmente in America.

 

La lezione di Brecht

Per capire il significato di questa foto e la portata dei cambiamenti intervenuti negli Usa negli ultimi tempi, in materia di immigrazione, forse vale la pena richiamare alla memoria una famosa poesia di Bertolt Brecht dal titolo “L’esame per ottenere la cittadinanza o il Giudice democratico”.

 

A Los Angeles davanti al giudice che esamina coloro che vogliono diventare cittadini degli Stati Uniti venne anche un oste italiano.

Si era preparato seriamente, ma, a disagio per la sua ignoranza della nuova lingua, durante lesame alla domanda: che cosa dice lottavo emendamento? Rispose esitando: 1492.

Poiché la legge prescrive al richiedente la conoscenza della lingua nazionale, fu respinto.

Ritornato dopo tre mesi trascorsi in ulteriori studi, ma ancora a disagio per lignoranza della nuova lingua, gli posero la domanda: chi fu il generale che vinse nella guerra civile? La sua risposta fu: 1492. (con voce alta e cordiale).

Mandato via di nuovo e ritornato una terza volta, alla terza domanda: quanti anni dura in carica il Presidente? Rispose di nuovo: 1492.

Orbene il giudice, che aveva simpatia per luomo, capì che non poteva imparare la nuova lingua, si informò sul modo come viveva e venne a sapere: con un duro lavoro.

E allora alla quarta seduta il giudice gli pose la domanda: quando fu scoperta lAmerica? E in base alla risposta esatta, 1492, luomo ottenne la cittadinanza”.

 

Inclusione o esclusione?

La decisione del giudice di Brecht è giusta o è sbagliata? Certamente la decisione adottata viola la legge in senso formale ed acritico ma essa ubbidisce alla legge della democrazia che deve favorire l’inclusione e combattere ogni forma di esclusione e di emarginazione.

Il Giudice, prima di decidere definitivamente sull’Oste “si informò sul modo come viveva e venne a sapere: con un duro lavoro”. In una società democratica il lavoro è il fondamento della convivenza sicché quel giudice non poteva non garantire i diritti di cittadinanza a quell’oste che viveva di duro lavoro e contribuiva a far crescere la comunità.

 

Una questione anche italiana

La foto postata sui social da Trump fa a pezzi il sogno americano. Per essere più grande l’America si illude che basti percorrere una strada inversa a quella che l’ha portata ad esercitare la sua indiscussa leadership, quando il lavoro era davvero al centro della società americana!

Ma il messaggio della foto degli immigrati incatenati e la decisione del giudice di Brecht sono di grande attualità nel nostro Paese nell’imminenza del voto referendario sulla cittadinanza per chi risiede in Italia da almeno 5 anni e non dieci.

 

Il valore del voto

Per gli elettori che si recheranno alle urne per dire sì o no al quesito sulla cittadinanza, la scelta dovrebbe essere più facile e meno tormentata. Il richiamo alla coscienza democratica e ai valori fondanti della nostra Costituzione dovrebbe essere uno stimolo perché gli elettori si adeguino al linguaggio dei diritti di cittadinanza.

L’oste di Los Angeles, che incarna le moltitudini di immigrati che ancora vivono nelle baraccopoli e che sono impiegati, spesso senza tutele, nei lavori più usuranti, deve ispirare il 7 e l’8 giugno gli elettori nella loro scelta.

Il voto referendario, al di là del contenuto del quesito proposto, ha un significato profondo: è chiamato a testimoniare che la nostra Comunità crede nella convivenza delle identità diverse.