Giorgio merlo, nel suo ultimo libro “Franco Marini il Popolare“, edizioni lavoro rende omaggio al leader popolare da poco scomparso.
Una pubblicazione in cui vengono richiamati ed evidenziati i passaggi salienti che hanno caratterizzato il cammino politico di Franco Marini che trasmette una grande eredità alle giovani generazioni. Un’eredità politica e culturale decisiva non solo per il futuro del cattolicesimo popolare e sociale ma per la stessa prospettiva della nostra democrazia.
Già nella presentazione ad opera di Annamria Furlan si può notare come “Franco Marini è stato ed è sempre rimasto, prima di tutto, un sindacalista, come si definì lui stesso rispondendo ad una domanda in occasione dell’elezione a Presidente del Senato.
I suoi tratti fondamentali erano la semplicità riscontrabile persino nelle abitudini quotidiane, il pragmatismo tipico dell’alpino, la paziente operosità, la tenacia tipica di chi proviene da terra di emigranti, l’inclinazione alla ricerca della condivisione attraverso il confronto, senza per questo diluire l’identità valoriale che lo ha contraddistinto per tutta la vita“.
Un vero leader Popolare come lo definisce l’autore. Vero. Autentico. Coerente e coraggioso. Un uomo che non mai scalfito o attenuato questa sua cultura politica, questo pensiero politico nei partiti che lo hanno visto protagonista.
Era convinto che i valori della tradizione Popolare dovessero essere conservati, a partire dall’idea di Europa e da quella dell’economia sociale di mercato.