In base al rapporto di collaborazione tra le due testate, Il Domani d’Italia e Orbisphera, pubblichiamo il testo integrale dell’editoriale di Antonio Gaspari, direttore di Orbisphera.

«Insieme a Papa Francesco voglio che i governi ed i popoli del mondo lavorino in armonia tra loro come una famiglia di nazioni; questo è l’unico modo in cui saremo in grado di affrontare i problemi che abbiamo davanti e risolverli».
Così Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha risposto a una domanda di Paolo Mastrolilli, nel corso di una intervista pubblicata il 1° marzo dal quotidiano “La Stampa”.
«Nella sua ultima Enciclica Fratelli tutti – ha osservato Mastrolilli – Papa Francesco discute la riforma dell’Onu…».
Ha risposto Guterres: «Sono convinto che le Nazioni Unite siano l’unica organizzazione che può aiutare a riunire i Paesi del mondo per affrontare insieme le principali minacce che fronteggiamo: dal Covid-19 al cambiamento climatico al sostegno finanziario verso le nazioni che soffrono. Ma anche la nostra organizzazione ha bisogno di una riforma. Abbiamo bisogno di un multilateralismo in cui si sentano voci diverse. Un multilateralismo che produca risultati e una riforma delle strutture di “governance” basata sulla realtà del presente e orientata verso il futuro, non bloccata nel mondo di 75 anni fa. Gli Stati membri devono concentrarsi sulla riforma del Consiglio di sicurezza che va al cuore della credibilità dell’Onu. Ho avvertito che stiamo affrontando una crescente ondata di nazionalismo in un momento in cui dovremmo concentrarci sulle soluzioni multilaterali ai problemi che fronteggiamo».
Mastrolilli ha poi rivolto a Guterres una domanda in merito alla tempistica per la conversione verde e la riduzione delle emissioni che influenzano il cambiamento climatico.
«Quest’anno sarà decisivo per affrontare l’emergenza climatica generale», ha risposto il Segretario Generale delle Nazioni Unite. «Il nostro obiettivo centrale del 2021 è costruire una coalizione globale per la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050. Ogni Paese, città, istituto finanziario ed azienda dovrà adottare piani credibili per ridurre le emissioni globali del 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010».
«Devo rendere onore – ha sottolineato Guterres – alla leadership costante del Santo Padre, in particolare attraverso la sua fondamentale Enciclica Laudato si’, nella lotta al cambiamento climatico e alle ingiustizie che esso comporta…».
Come rivelano queste parole, mai nella storia moderna le Nazioni Unite hanno avuto un punto di vista così vicino a quello del Pontefice romano, e mai le Encicliche scritte dal Papa sono state prese in tale considerazione.
Un nuovo mondo sta nascendo e forse è la volta buona che anche il Consiglio di sicurezza dell’Onu superi le logiche del dopoguerra e si allarghi ad un arco più vasto di nazioni.