Roma, 10 giu. (askanews) – Italia, Spagna e Grecia: sono quelli che il Financial Times definisce “gli improbabili vincitori” nella recente fase di tensioni durante le aste di collocamento di titoli di Stato. Secondo il quotidiano, il rally sulle loro emissioni pubbliche ha ridotto il differenziale dei tassi rispetto ai titoli di Stato della Germania – il famigerato “spread” – ai minimi da oltre 10 anni a questa parte.
“Ora l’Italia paga soltanto 0,9 punti percentuali in più rispetto ai costi di rifinanziamento decennali della Germania, vicino ai minimi da 15 anni – afferma il FT in un articolo che apre l’edizione online europea -. La Spagna si rifinanzia a un costo inferiore a quello della Francia, seconda maggiore economia dell’area euro, con uno spread di meno di 0,6 punti percentuali”.
Il tutto risente anche degli aumenti dei tassi sui titoli di Stato tedeschi, dopo gli annunci dei propositi di spesa del nuovo cancelliere della Germania, Friedrich Mertz, per circa 1.000 miliardi di euro. Anche da questo è derivato il calo dei differenziali.
Alcuni analisti citati dal quotidiano, come quelli del gigante dell’obbligazionario Pimco, prevedono che il restringimento degli spread sia destinato a proseguire. Altri, come un gestore della della Twenty Four AM rilevano che gli elevati livelli di indebitamento pubblico dei Paesi del Sud Europa implicano che le preoccupazioni sui loro conti potrebbero riemergere in futuro.