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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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G7 | Crosetto e il ruolo centrale dell’ONU nella risoluzione dei conflitti.

Un pressante invito al dialogo che va colto, quello espresso dal ministro della Difesa da Napoli, alla vigilia del vertice Brics che si apre domani a Kazan, in Russia..

All’interno del G7 sulla Difesa svoltosi lo scorso fine settimana non a caso a Napoli, centro strategico per la sicurezza nazionale e comunitaria, che ha riaffemato la comunanza di vedute dei Paesi membri sulle principali questioni internazionali, dal Medio Oriente all’Ucraina, credo meritino una particolare attenzione alcune dichiarazioni rilasciate dal ministro della Difesa Guido Crosetto nella conferenza stampa di sabato scorso, che arrivano a ridosso del XVI Vertice dei Paesi Brics che si aprirà domani a Kazan in Russia, che vedrà la partecipazione dei maggiori leaders non occidentali.

La piena e convinta condivisione da parte del nostro Paese della dichiarazione finale del G7 Difesa, che ribadisce “il sostegno incrollabile all’Ucraina” e la condanna della “brutale e illegale guerra di aggressione su vasta scala della Russia” costituisce la base per sviluppare una iniziativa politica in grado di misurarsi con tutte le questioni aperte che richiedono una risposta politica. In questa prospettiva alcune considerazioni espresse dal ministro Crosetto possono contribuire ad arricchire un dibattito forse carente di sostenitori delle ragioni del dialogo accanto a quelle della fermezza e della deterrenza.

“Ho sempre sostenuto – ha detto Crosetto nella suddetta conferenza stampa – che la Nato, i Paesi occidentali devono, e questo è ancora più vero oggi, devono interagire con i Paesi del Sud del mondo e con molti Paesi che ora sono membri del gruppo Brics. Perché se vogliamo che le organizzazioni multilaterali guidate dall’Onu diventino attori chiave nella risoluzione delle controversie, beh, dobbiamo evitare contrasti e divergenze con Paesi come Brasile e India. Sono membri del gruppo Brics, ma non dobbiamo essere di parte a questo riguardo. Dobbiamo abbattere le barriere e aumentare il numero di Paesi che chiedono che le crisi internazionali siano risolte attraverso organismi multinazionali e multilaterali ”.

” Non giudico – ha proseguito il ministro – cosa fanno le altre nazioni, da sempre dico che la Nato e i Paesi occidentali devono ogni giorno di più dialogare con i Paesi del Sud del mondo perché noi abbiamo la possibilità di dare dignità alle organizzazioni multilaterali, Onu per prima”. 

Crosetto ci ricorda che nel mondo c’è una necessità di stabilità che va oltre alcuni Paesi. ” Non basta il G7, non basta la Nato, – ha affermato rispondendo ad una domanda nel corso dell’incontro  con la stampa – non basta più  per nessuna crisi del mondo un gruppo di Paesi. Serve allargare la base. Proprio per questo ci vedete richiamare l’importanza delle Nazioni Unite ormai da mesi. Mai come oggi è necessario ridare credibilità  alle Nazioni Unite. Non si esce da nessuna delle crisi che stiamo vivendo senza un grandissimo impegno internazionale che coinvolga più Paesi possibili. Quindi è il contrario del blocco, è cercare di allargare il più possibile: Sud del Mondo, quelli dei BRICS che riconoscono il diritto internazionale”.

Il titolare della Difesa evidenzia un dato che spesso sembra essere trascurato in molti giudizi: il mondo attuale  ha raggiunto un grado di interconnessione tale da  apparire irreversibile e da far apparire avventurosi i tentativi di riproporre una nuova divisione per blocchi.

“Io non penso al G7 – ha rivelato Crosetto –  come a un club, io penso al G7 come al tafano di Socrate, che ha la forza di pungere il resto del mondo che deve muoversi.”. Che deve fare da coscienza che non basta una parte del mondo:  “C’era un tempo – ha giunto – in cui si pensava bastassero gli Stati Uniti, l’Occidente, non è più così, abbiamo bisogno dell’impegno di tutti per fare finire le crisi che abbiamo in atto.  Questa è una consapevolezza che, in qualche modo, si sta facendo strada”.

Gli auspici di dialogo formulati da Crosetto trovano una concreta corrispondenza nel fatto che il Brasile, attuale presidente  di turno del G20, sarà il nuovo presidente di turno dei Brics nel 2025 e che il Sudafrica, altro membro Brics avrà la presidenza di turno del G20 nel 2025.

Ciò che Guido Crosetto ha detto a Napoli nella conferenza stampa al G7 sulla Difesa, suona dunque come la conferma della necessità  per la politica di esprimere una visione adeguata alle sfide dei tempi. Una lancia spezzata a favore di un nuovo multilateralismo nella cornice dell’Onu e a favore del dialogo fra i differenti soggetti che si muovono sulla scena globale, come via per superare i conflitti in corso e costruire una nuova era di pace, senza prima dover passare nuovamente da un altro conflitto mondiale.