Roma, 1 set. (askanews) – Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir, figura dell’estrema destra dello stato ebraico, ha presentato un piano per fermare la Global Sumud Flotilla, la più grande flottiglia mai organizzata a Gaza, composta da 50 navi e attivisti provenienti da 44 Paesi.
Ben-Gvir non ha nascosto di voler considerare gli attivisti come dei “terroristi”, rinchiuderli in carceri (come Ketziot e Damon) riservate ai palestinesi accusati di “terrorismo” e privarli dei diritti fondamentali. “Devono capire che aiutare il terrorismo ha un prezzo”, ha sottolineato. Agli attivisti saranno negati tv, radio e cibo specifico: “Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell’agiatezza”, ha aggiunto il leader del partito di estrema destra Potere ebraico, citato dal Jerusalem Post.
Il ministro ha minacciare di confiscare le navi e di metterle al servizio delle forze dell’ordine dello stato ebraico. Il sequestro, secondo l’esponente dell’estrema destra, sarebbe del tutto legale poiché il governo ritiene che la flottiglia sia un atto politico e un tentativo di aggirare il blocco al di fuori della cornice della legalità.