Roma, 20 dic. (askanews) – Il 6 ottobre 2023, meno di 24 ore prima dell’attacco di Hamas, Israele aveva raccolto informazioni secondo cui l’organizzazione palestinese stava pianificando qualcosa per la mattina seguente. Stando a quanto rivelato dall’emittente pubblica Kan, le informazioni erano state raccolte da droni nel corso di un’operazione incentrata sulle guardie di Hamas che operavano nel tunnel dove Israele credeva fosse tenuto in ostaggio Avera Mengistu, entrato a Gaza di sua volontà nel 2014 e rilasciato lo scorso febbraio nell’ambito di un accordo di cessate il fuoco.
Secondo l’emittente, citata dal Times of Israel, un’informazione ottenuta durante l’operazione con i droni, anche se poco chiara, aveva fatto scattare un campanello d’allarme ed era stata trasmessa al Comando Sud delle Forze di difesa israeliane (Idf). Ma, stando alle fonti citate da Kan, il Comando Sud ignorò il campanello di allarme, ritenendo si trattasse, con ogni probabilità, di un’esercitazione di Hamas, piuttosto che di un attacco imminente.
L’emittente ha rimarcato che l’operazione del 6 ottobre non compare nei registri delle Idf, né è stata menzionata nelle indagini sugli eventi che hanno portato all’attacco e nelle indagini sull’attacco di Hamas, aggiungendo che non è chiaro il motivo di tale omissione.
L’emittente ha rimarcato che l’operazione del 6 ottobre non compare nei registri delle Idf, né è stata menzionata nelle indagini sugli eventi che hanno portato all’attacco e nelle indagini sull’attacco di Hamas, aggiungendo che non è chiaro il motivo di tale omissione.

