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sabato, 7 Giugno, 2025
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Gaza, milizia anti-Hamas consegna aiuti nelle zone controllate dall’Idf

Roma, 5 giu. (askanews) – Immagini satellitari e video pubblicati online nelle ultime settimane mostrano che la milizia palestinese guidata da Yasser Abu Shabab ha ampliato la propria presenza nel sud della Striscia di Gaza, operando all’interno di un’area sotto il diretto controllo delle Forze di difesa israeliane (Idf). E’ quanto scrive oggi Haaretz, ricordando che Yasser Abu Shabab, abitante di Rafah di famiglia beduina, è noto per attività criminali e per aver saccheggiato, alla fine dello scorso anno, gli aiuti umanitari.

Fonti a Gaza hanno detto ad Haaretz che il gruppo sarebbe composto da circa 100 uomini armati, che operano con la tacita approvazione delle Idf. Fonti della difesa israeliana hanno confermato oggi al Times of Israel la fornitura di armi al gruppo da parte di Israele, tra cui quelle sequestrate ad Hamas durante il conflitto.

Haaretz ricorda che nelle ultime settimane Abu Shabab ha aperto due pagine Facebook in cui sono stati pubblicati messaggi contro Hamas e contro l’Autorità nazionale palestinese e sono stati evidenziate le operazioni della milizia per garantire la sicurezza e distribuire aiuti ai civili. I video condivisi su queste pagine mostrano uomini che indossano uniformi, elmetti e giubbotti antiproiettile con insegne che includono la bandiera palestinese. Alcuni filmati mostrano ispezioni su convogli della Croce Rossa e delle Nazioni Unite, operazioni di sorveglianza lungo la strada Salah al-Din, la principale direttrice nord-sud di Gaza, ed esercitazioni.

A metà aprile, quattro membri della milizia sono rimasti uccisi nell’esplosione di un ordigno piazzato da Hamas che aveva rivendicato l’attacco, affermando di aver preso di mira un’unità israeliana sotto copertura. In seguito è emerso che le vittime erano membri del gruppo di Abu Shabab. Due giorni fa, Abu Shabab ha pubblicato un video che mostra i suoi uomini allestire un campo di tende e scaricare cibo da un camion, affermando che “le forze popolari sono tornate a Rafah est sotto l’egida della legittimità palestinese, guidate dal comandante Yasser Abu Shabab”. Gli sfollati sono stati quindi invitati ad andare nel campo per ricevere cibo, medicine e protezione.

Ieri l’analista palestinese Muhammad Shehada aveva denunciato la creazione del campo, affermando che il gruppo armato “era scomparso durante il cessate il fuoco per riemergere proprio nel momento in cui Israele è stato messo sotto pressione per consentire l’ingresso degli aiuti a Gaza e ora sta agevolando l’obiettivo dichiarato delle Idf di spingere tutti i cittadini di Gaza a Rafah (per un’espulsione di massa)”.

Haaretz ha identificato la posizione del campo tramite immagini satellitari di Planet Labs, che mostrano 16 tende in allestimento in una zona da tempo controllata direttamente dalle Idf, tra i corridoi est-ovest Morag e Philadelphi, circa cinque chilometri a nord-est del valico di Kerem Shalom. Il quotidiano israeliano ricorda che le mappe Onu di fine 2023 designavano la zona come “pericolosa” a causa dei frequenti saccheggi dei convogli di aiuti. E in un’intervista al Washington Post, Abu Shabaab aveva ammesso di aver saccheggiato parte degli aiuti per sfamare le famiglie locali. Interpellato da Haaretz l’esercito israeliano si è rifiutato di commentare l’attività della milizia a Gaza, dicendo alla testata di rivolgersi allo Shin Bet che a sua volta si è rifiutato di rispondere.

Oggi l’analista palestinese scrive su X di aver appreso da “molteplici fonti” che “il signore della guerra Yasser Abu Shabab ha esteso le sue attività da Rafah a Khan Younis, dove risiede in una villa circondato da 40-50 uomini armati, vicino ai confini israeliani”.

Secondo quanto appreso da Shedada, “la banda sta attualmente svolgendo cinque attività: saccheggiare gli aiuti Onu sotto la protezione delle Idf, accumularli in magazzini e venderne una parte al mercato nero; effettuare missioni di ricognizione per conto delle Idf; assicurare che gli aiuti vengano consegnati al gruppo di supporto israeliano, Gaza Humanitarian Foundation; creare campi di concentramento per conto delle Idf a Rafah Est e utilizzare il cibo saccheggiato per attirare le persone; istituire una ‘forza di sicurezza’ fantoccio a cui le Idf affidano il controllo delle aree che hanno spopolato, come loro milizia per procura contro Hamas”.