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mercoledì, 3 Settembre, 2025
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Gb, Reeves sotto pressione mercati prende tempo su piano Bilancio

Roma, 3 set. (askanews) – Sotto pressione da parte dei mercati, dei media e, secondo vari osservatori, anche del suo partito e del premier, la cancelliera dello Scacchiere della Gran Bretagna, Rachel Reeves, l’equivalente di ministro delle finanze, cerca di prendere tempo per la presentazione del piano di bilancio. Un intervento circondato da forti attese, data l’impennata dei costi di rifinanziamento dei titoli di Stato Gb alla quale dovrebbe cercare di porre rimedio.

In un videomessaggio pubblicato oggi su doversi social media, Reeves ha riferito di aver fissato al lontano 26 novembre la data di presentazione del piano di bilancio. Lo scorso anno era avvenuto il 30 ottobre.

“Significa che fronteggerà quasi tre mesi di speculazioni su come intenda colmare il buco che si è spalancato nelle finanze pubbliche”, commenta il Financial Times.

Intanto, nei giorni scorsi la sterlina ha subito nuovi deprezzamenti, mentre i costi di rifinanziamento dei titoli di Stato britannici a più lunga scadenza, già i più alti di tutti i paesi del G7, sono saliti ulteriormente tornando in prossimità dei massimi da oltre 25 anni: sui bond trentennali i tassi hanno superato il 5,70%.

Si tratta peraltro di valori ben più alti di quelli che si erano visti a seguito del controverso “mini budget” dell’allora premier Liz Truss, il cui governo conservatore era stato travolto a seguito delle tensioni sui titoli di Stato Gb nel nell’autunno del 2022, dopo una brevissima permanenza in carica.

Sui Gilt decennali i rendimenti restano non lontani dal massimo da 16 anni a questa parte che era stato raggiunto lo scorso gennaio, al 4,93%. A metà seduta il tasso decennale Gb si lima al 4,8% dopo aver aperto al 4,81%. A titolo di confronto i tassi sui titoli del Tesoro Usa decennali si attestano attorno al 4,2-4,3%, mentre nell’area euro, dove i tassi ufficiali sono molto più bassi (2%) i rendimenti dei titoli di Stato tedeschi decennali sono al 2,77%, quelli dell’Italia al 3,68%.

Il Regno Unito spicca come la maglia nera su del G7 su costi di rifinanziamento del debito pubblico. Il tutto dopo i marcati aumenti della spesa pubblica e sociale decisi dal governo guidato da Keir Starmer, la cui gestione dei conti è stata affidata appunto Reeves ma con recenti malcontenti tra i laburisti e episodi ad alto impatto mediatico. In una seduta parlamentare nei mesi scorsi, la Reeves era apparsa quasi in lacrime mentre a una domanda diretta Starmer non aveva difeso il suo operato, salvo poi correggersi successivamente.

Nelle ultime sedute la sterlina ha perso nuovamente terreno calando a 1,3395 oggi sul dollaro Usa, sui minimi da circa un mese. Ma bisogna tenere conto che si partiva da valori molto bassi: a gennaio il Gb pound era crollato ai minimi fin dagli anni 80 del secolo scorso.

La cancelliera dello Scacchiere deve preparare il suo piano di Bilancio sotto pressione da parte degli operatori di mercato. Secondo alcune indiscrezioni di stampa Starmer avrebbe perfino fatto “circondare” Reeves da un gruppo di esperti per l’elaborazione del piano.

Tuttavia, il problema di fondo, secondo il Financial Times, è che molti operatori ritengono che i tagli che sarebbero necessari per rimettere i conti Uk su un percorso sostenibile non saranno avallati dal dalla maggioranza laburista. E una correzione basata prevalentemente su aumenti delle imposte innescherebbe ulteriori emorragie di capitali.

Su questo è eloquente il messaggio con cui la stessa Reeves accompagna oggi l’annuncio della fissazione della data per il piano di bilancio. Cita i rincari delle bollette, i crescenti costi della vita, l’inflazione. Rivendica gli aumenti del welfare mentre non menziona il problema di far quadrare i conti pubblici. (fonte immagine: UK Treasury).