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Germania al voto, quali scenari per possibili coalizioni?

Roma, 19 feb. (askanews) – Semaforo, rosso-verde, nero-giallo, grande coalizione: a differenza degli USA, in Germania la coalizione di governo è solitamente la regola. Anche alle elezioni federali del 2025 si prevede la formazione di un governo multipartitico. In realtà, c’è stato un solo caso in cui un singolo partito ha ottenuto la maggioranza assoluta. Nel 1957 fu l’Unione a ricevere la maggioranza dei voti.

Con la nuova legge elettorale che ha ridotto il numero dei parlamentari, i seggi da assegnare sono 630, con una maggioranza assoluta fissata quindi a 316 seggi.

I principali istituti di sondaggi hanno cercato di valutare la concretizzazione in seggi delle percentuali di consenso. Secondo l’istituto FORSA i conservatori di Cdu/Csu potrebbe avere 208 seggi, l’estrema destra di AFD 138, il socialdemocratici (Spd) 111, i Verdi 90, la Linke 48 e i liberali FDP 35 (il sondaggio FORSA non tiene conto del possibile risultato della Bsw di Sarha Wagengenknecht) Per YOUGOV, invece lo scenario prevede la Cdu con 189 seggi, la AFD con 140 la SPD CON 119 i Verdi con 84 seggi, la linke con 63 e la Bsw con 35 (mentre non appare il possibile risultato dei Liberali, Fdp).

Per Allensbach, avremmo la Cdu con 222 seggi, l’Afd con 138, la Spd con 104 i Verdi con 90 la Linke con 42 e i liberali con 35 Tenendo conto di questi possibili scenari, l’unica relativa certezza è l’impossibilità di una riproposizione dell’attuale coalizione tra Spd, verdi e Liberali e anche un’improbabile sostegno della Linke porterebbe ai 316 seggi necessari per la coalizione.

Sul fronte opposto, molto complicato anche il compito della CDU/Csu data la dichiarata indisponibilità a stringere alleanze con l’AFD (tutti i sondaggi danno una maggioranza aritmetica a un’alleanza tra i centristi e l’estrema destra, ma si tratta appunto di uno scenario politico al momento impensabile). I Cristiano Democratici, d’altronde, se potrebbero governare con i Liberali molto difficilmente riusciranno a includere in una possibile coalizione i Verdi.

Storicamente, in sostanza, nonostante i toni molto accesi di questo fine di campagna elettorale, dai sondaggi appare quasi inevitabile che l’ossatura di una futura coalizione debba reggere su un qualche tipo di accordo tra Cristiano Democratici e Socialdemocratici (con l’eventuale appoggio dei Liberali), il modello Nero-Giallo di coalizione del resto più frequente nella storia della Germania del dopo-guerra. BREVE STORIA DELLE COALIZIONI IN GERMANIA Nel 1957 ci fu l’unico caso di maggioranza assoluta per un solo partito, l’unione Cdu/Csu. In quell’occasione, dopo che diversi ministri federali abbandonarono la fazione del DP e si unirono alla fazione della CDU/CSU, dal settembre 1960 fino alla fine della terza legislatura nel 1961, nell’Unione esistette un governo monopartitico. Fino ad oggi, è stato l’unico governo monopartitico che la Repubblica Federale abbia mai avuto. E dato il panorama partitico sempre più frammentato, è piuttosto improbabile che ciò accada di nuovo in tempi brevi.

La coalizione più frequentemente tentata in passato è quella tra CDU/CSU e FDP. La coalizione nero-gialla ha guidato il governo nove volte: 1949, 1953, 1961, 1965, 1983, 1987, 1990, 1994 e, più di recente, nel 2009.

Una grande coalizione, spesso chiamata in breve “GroKo”, dei due partiti più grandi, la CDU e la SPD, si è verificata a livello federale con la stessa frequenza di un’alleanza social-liberale tra la SPD e la FDP: quattro volte.

Con la coalizione Rosso-Verde, Gerhard Schröder sperimentò per la prima volta una coalizione di centro-sinistra a livello federale, dal 1998 al 2005. La coalizione del semaforo, composta da SPD, Verdi e FDP, fu un esperimento simile, ma a differenza del governo rosso-verde di Schröder, si sciolse dopo la prima legislatura.

Le coalizioni sono quindi la norma in Germania e anche dopo le elezioni federali del 2025 i partiti dovranno riunirsi di nuovo, nonostante tutte le discussioni avvenute durante la campagna elettorale.