17.7 C
Roma
venerdì, Aprile 25, 2025
HomeAskanewsGermania alle urne il 23 febbraio, cosa c’è da sapere

Germania alle urne il 23 febbraio, cosa c’è da sapere

Roma, 17 feb. (askanews) – Domenica 23 febbraio i tedeschi si recheranno alle urne per eleggere i 630 deputati (al massimo) del Bundestag, camera bassa del parlamento: elezioni federali anticipate, indette dopo il licenziamento del ministro delle finanze Christian Lindner lo scorso 6 novembre. La coalizione tripartita composta dal Partito Social-democratico (Spd), dai Verdi (die Grunen) e dai liberaldemocratici di Fpd non ha infatti garantito il voto di fiducia chiesto dal cancelliere Olaf Scholz (207 voti a favore, 394 contrari) aprendo la strada al voto anticipato.

In vista dell’elezione del 23 febbraio, i conservatori della Cdu/Csu sono in testa ai sondaggi, ma tutti gli occhi sono puntati sulle performance dell’estrema destra di Alternative fur Deutschland (Afd) guidata da Alice Weidel, che potrebbe diventare la seconda forza politica del Paese. Una svolta che avrebbe conseguenze enormi per tutta l’Europa e non solo.

IL SISTEMA DI VOTO In Germania i membri del parlamento sono eletti ogni quattro anni con un sistema che combina il sistema uninominale secco cocon un sistema di rappresentanza proporzionale multi-mandato. I cittadini non scelgono direttamente il Cancelliere, che viene eletto dai membri del Bundestag sulla base di un accordo post-elettorale.

Il voto popolare è duplice: uno per eleggere un candidato nella propria circoscrizione elettorale (il candidato che arriva primo in ciascuna delle 299 circoscrizioni viene eletto e ha un seggio nel Bundestag) e il secondo per una lista di partito a livello di Land.

Il nuovo Bundestag avrà un massimo di 630 membri (rispetto ai 736 del 2021), a seguito di una riforma adottata nel 2023.

I SONDAGGI L’Unione cristiano-democratica e l’Unione cristiano-sociale (CDU/CSU), conservatrici, dominano attualmente i sondaggi. L’AfD, potrebbe ottenere il miglior risultato della sua storia: contrario all’immigrazione e favorevole all’uscita della Germania dall’Unione Europea, questo partito è entrato nel Bundestag nel 2021 e ha vinto le elezioni regionali in Turingia nel settembre 2024. Da vedere se il dichiarato sostegno dell’amministrazione Trump e in particolare del’techno-oligarca Usa’ Elon Musk saranno un incentivo per gli elettori o, al contrario, si rivolterò contro la stessa Afd.

Nei sondaggi, Cdu/Csu ottengono da due mesi il 30,4% delle intenzioni di voto ed è un dato degno di nota, visto che Friedrich Merz e il suo partito è entrato nel 2025 con circa il 30% dei consensi.

Al secondo posto c’è però Afd con una media del 20,4%. In ascesa da diversi mesi, il partito di estrema destra è arrivato secondo alle elezioni europee e alle regionali in Turingia ha ottenuto la prima vittoria dell’estrema destra tedesca dal dopoguerra.Dopo le prossime elezioni, il Bundestag avrà un massimo di 630 membri (rispetto ai 736 del 2021), a seguito di una riforma adottata nel 2023.

I socialdemocratici dovrebbero ottenere secondo la media dei sondaggi il 15,4% dei voti, un risultato stabile dall’inizio dell’anno, ma ben al di sotto del 25,7% ottenuto nel 2021.

I Verdi (Bündnis 90/Die Grünen) sono stabili rispetto alle elezioni precedenti, con il 13,4% delle intenzioni di voto Infine, i liberali dell’FDP subiranno probabilmente la loro più grande battuta d’arresto. Dopo aver ottenuto l’11,5% nel 2021, attualmente sono accreditati solo del 4,2% e quindi potrebbe essere in gioco il superamento della soglia del 5% dei voti necessari a livello nazionale per entrare nel Bundestag. L’ELEZIONE DEL CANCELLIERE Il Cancelliere tedesco è il capo del governo tedesco. Viene eletto dal Bundestag su proposta del Presidente federale che attualmente è Frank-Walter Steinmeier, in carica dal 2017.

Tradizionalmente, il Cancelliere è del principale partito della coalizione che ha vinto le elezioni. Una volta eletto, propone al Presidente federale la nomina dei ministri.

Il leader della Cdu Friedrich Merz è il favorito per il cancellierato. Il 69enne leader conservatore spera di riportare l’Unione al potere sfruttando l’impopolarità di Olaf Scholz e l’insoddisfazione del governo uscente. L'”anti-Merkel” punta sulla sicurezza, sul rigore di bilancio e su una politica di immigrazione più severa, ma ha di recente inciampato in materia di migranti, dopo avere spinto la Cdu a infrangere un tabù, unendo le forze con Afd per approvare di stretta misura alla Camera dei Deputati una proposta di legge volta a inasprire la politica di immigrazione tedesca. Sebbene Merz abbia minimizzato sula questione e affermato di non avere alcuna intenzione di stringere un’alleanza con AfD, la sua manovra ha scatenato reazioni indignate, compresa quella di Angela Merkel: de facto, una scissione sulla materia in seno al partito.

Alice Weidel, co-leader dell’AfD, potrebbe giocare un ruolo decisivo in queste elezioni. La quarantaseienne politica chiede misure più severe sull’immigrazione, in particolare sostiene il ripristino dell’espulsione obbligatoria per gli stranieri condannati per reati penali.