Un testo che nasce da un’urgenza reale
CattolicItaliani. Democrazia Organizzata, di Gianni Sabàto, è un quaderno politico-culturale che nasce da una constatazione condivisibile: la crisi della democrazia rappresentativa non è soltanto un problema di regole o di leadership, ma prima ancora di partecipazione, visione e cultura politica. L’astensionismo crescente, la personalizzazione dei partiti, la fragilità dei corpi intermedi pongono una domanda che il mondo cattolico non può eludere.
Il testo si colloca esplicitamente dentro questo interrogativo e lo fa senza indulgere né alla nostalgia del “partito cattolico”, né a scorciatoie identitarie. Il riferimento alle parole di mons. Vincenzo Paglia – più volte richiamate – chiarisce l’orizzonte: non un soggetto confessionale, ma una responsabilità storica dei cattolici nella costruzione del bene comune.
Democrazia come comunità, non come tecnica
Uno dei meriti del volume è l’insistenza sul carattere qualitativo della democrazia. Sabàto rifiuta una visione riduttiva, procedurale o meramente maggioritaria, contrapponendole una concezione “organizzata” della vita democratica, fondata sulla partecipazione consapevole, sulla mediazione e sulla responsabilità.
In questa chiave si inserisce la riflessione sulla mancata attuazione dell’articolo 49 della Costituzione e sulla natura ambigua dei partiti contemporanei, spesso ridotti ad associazioni private dominate da leadership personali. La critica non è ideologica, ma civile: senza democrazia interna e senza radicamento sociale, i partiti smarriscono la loro funzione costituzionale.
La cifra del laicato e la virtù dell’amicizia
Il riferimento alla Christifideles laici e alla Lumen gentium non è ornamentale. Il laicato, per l’autore, non è una categoria residuale ma il luogo proprio dell’azione cristiana nella storia. Da qui il richiamo alla responsabilità, anche politica, come dimensione non opzionale.
Originale – e per certi versi controcorrente – è la centralità attribuita alla virtù dell’amicizia, riletta attraverso Aelredo di Rievaulx e la tradizione umanistica. L’amicizia diventa categoria civile: genera fiducia, dialogo, senso del limite. In un tempo segnato da polarizzazione e ipocrisia, è un richiamo che merita attenzione.
Tra denuncia e proposta
Il testo non nasconde una vena polemica verso il “politicante”, figura contrapposta al “politico d’onore”, guidato da imparzialità e senso del servizio. Talvolta il tono si fa severo, ma resta coerente con l’impianto morale dell’opera: la politica, se separata dall’etica, perde dignità e credibilità.
Nel complesso, CattolicItaliani. Democrazia Organizzata è un quaderno denso, talora ridondante, ma animato da una tensione civile autentica. Non offre ricette immediate, né scorciatoie organizzative. Offre però qualcosa di più raro: una cornice culturale e ideale entro cui ripensare il ruolo dei cattolici italiani nella democrazia del nostro tempo.
Un contributo che, pur con i limiti del pamphlet, invita a non sottrarsi alla storia. E già questo, oggi, non è poco.

