Firenze, 11 ott. (askanews) – “Il processo mediatico è una barbarie e viola in concreto il principio di non colpevolezza”. Lo ha detto Giovanni Amoroso, presidente della Corte Costituzionale, intervistato alla festa del Foglio a Firenze. “E’ un appello” quello contro il processo mediatico che “possiamo fare oggi, a una festa dell’ottimismo (così si chiama la festa del Foglio, ndr), tutti insieme”, ha aggiunto Amoroso.
Parlando poi della riforma con la separazione delle carriere, il presidente della Consulta ha detto che “la distinzione tra l’attività del pm e quella del giudice si vede innanzitutto nel processo, soprattutto penale, il passaggio importante si è avuto nel nuovo processo e lì c’è stata una frizione tra Corte Costituzionale e Parlamento” che “si risolse con il nuovo articolo 111”.
Per Amoroso “c’è una separazione di carriere e non separazione di poteri, c’è la separazione del Csm che è destinato a raddoppiare”, “anche nella sua sezione disciplinare”.
“La democrazia si fonda sul principio della separazione dei poteri, quando l’equilibrio dei poteri comincia ad alterarsi allora c’è da preoccuparsi perché si può scivolare su forme che hanno tassi di democrazia inferiore. Attualmente non vedo questo spostamento dell’equilibrio dei poteri, che per essere allarmante dovrebbe essere verso l’Esecutivo. Non vedo questo scivolamento”, ha spiegato.
“Consideriamo anche che il nostro ordinamento, ed è un unicum nel mondo, prevede comunque la separazione dei poteri e un controllo giudiziario perché c’è la giustiziabilità dei conflitti tra poteri”, ha concluso.