A parlare di lui, tra gli altri, sono il figlio e direttore d’orchestra Alessandro Veronesi, i figli e chirurghi Paolo e Giulia Veronesi, l’onorevole Emma Bonino, il presidente Giuliano Amato, e la professoressa Adriana Bonifacino, oncologa ed allieva di Veronesi.
Umberto Veronesi nasce a Milano il 28 novembre 1925 da una famiglia di umili origini, quinto di sei figli. Sarà la madre Erminia Verganti a occuparsi di loro, seguendoli nella crescita e facendoli studiare. Durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo essere sopravvissuto all’esplosione di una mina nel 1944, entra nella Resistenza, sfuggendo alla cattura delle SS. Nel 1951 si laurea in medicina.
Tra le sue battaglie, quelle della lotta al fumo, per il testamento biologico, per il disarmo, la creazione dell’Istituto Europeo di Oncologia, ospedale d’eccellenza nella cura del cancro, la fondazione di Science for Peace perché l’aspirazione alla pace e alla libertà, sosteneva, è nel DNA del genere umano. Dal 2003 la Fondazione Umberto Veronesi è uno dei maggiori centri per lo studio e la lotta ai tumori e per il progresso della scienza medica. Morirà a Milano l’8 novembre 2006.