Roma, 26 ott. (askanews) – Impresa di Andrea Pavan nel Genesis Championship. Con un ottimo giro finale in 66 (-5), per uno totale di 277 (69 68 74 66, -7) colpi, è salito dal 29° al quarto posto e con tale risultato è passato dall’82° al 65° nella Race to Dubai (ordine di merito) entrando nel field (ammessi i migliori 70) della prima delle due gare dei PlayOffs del DP World Tour (Abu Dhabi HSBC Championship, Rolex Series, 6-9 novembre, Emirati Arabi Uniti) che chiuderanno la stagione. Con il romano, 36 anni, vi sarà anche Francesco Laporta, 35enne di Castellana Grotte (Bari), che, 14° con 279 (73 69 70 67, -5) si è portato dalla 59ª alla 54ª piazza nel ranking.
Sul percorso del Woo Jeong Hills Country Club (par 71) di Cheonan, nella Corea del Sud, ha vinto in casa a con 273 (71 65 73 64, -11) il coreano Junghwan Lee dopo un torneo in altalena in cui ha iniziato in 59ª posizione, è divenuto leader nel secondo round, è scivolato in 12ª nel terzo e ha sorpassato tutti con una volata in 64 (-7), miglior score di giornata, ottenuto con otto birdie, cinque di fila, dopo un bogey in avvio. Ha lasciato a tre colpi lo spagnolo Nacho Elvira e l’inglese Laurie Canter, un passato sulla LIV Golf, secondi con 276 (-8), mentre Pavan è stato affiancato dal giapponese Yuto Katsuragawa e dell’inglese Andy Sullivan. Un colpo in più per il nipponico Hideki Matsuyama (medaglia di bronzo ai Giochi di Parigi e Masters Champion nel 2021), per il belga Thomas Detry e per lo spagnolo Angel Ayora, tra i sette concorrenti al settimo posto con 278 (-6). Al 30° con 281 (-3) il terzo azzurro in campo, Guido Migliozzi (70 68 73 70), 28enne di Vicenza, 78° nella Race to Dubai, e l’australiano Adam Scott, anche lui a segno nel Masters (2013).
Junghwan Lee, 34enne Gwangju, è membro dell’Asian Tour dal 2022 (ora lo sarà anche del DP World Tour) dove la sua migliore prestazione fino ad ora è stata una top ten. Si è imposto due volte sul KPGA Korean Tour (KPGA Caido Golden V1 Open nel 2017 e Tour Championship nel 2018). Per il titolo ha ricevuto un assegno di 680.000 dollari su un montepremi di 4.000.000 di dollari.
Pavan, che ha siglato il secondo parziale del turno, ha segnato sette birdie e due bogey, Laporta ha messo insieme sei birdie e due bogey per il 67 (-4) e Migliozzi ha fissato il 70 (-1) con quattro birdie e tre bogey. Ora ad Abu Dhabi l’obiettivo di Laporta e Pavan sarà quello di entrare tra i primi 50 dell’ordine di merito che potranno partecipare all’ultimo evento stagionale, il DP World Tour Championship (Jumeirah Golf Estates, Earth Course, Dubai, 13-16 novembre, Rolex Series).
Al termine del Genesis Championship sono state assegnate le ‘carte’ per il circuito 2026 ai primi 115 della Race to Dubai. Non è riuscito ad averla Gregorio De Leo, 130°, che usufruirà di una categoria 10 riservata i piazzati dal 116° al 130° posto, salvo migliorarla alla Qualifying School. (Foto Federgolf)

