L’editore Gabrielli manda in libreria questa raccolta di omelie, curata da Dino Biggio, che ci restituisce l’immagine nitida di una straordinaria figura di missionario e di mistico.
«Dio ci ha scelti per svolgere il suo programma, il suo progetto nel mondo, per fare le cose. Non dobbiamo pensare a un Dio immobile, a un Dio che ha fatto tutto e che si può permettere di godere la sua felicità. Gesù ci presenta un Dio che sta lavorando, che sta ancora creando, che in un certo senso sta ancora faticando per costruire questo mondo. Perché questo mondo non è costruito del tutto, non è completato, presenta delle dissonanze, delle disarmonie, delle disuguaglianze; è un po’ come una casa che non ha raggiunto la sua armonia, la pienezza del suo disegno architettonico; è un mondo ancora da costruire, da completare. Bisogna sentire profondamente questa scelta di Dio, bisogna assumere e assimilare questa vocazione profonda; occorre sentire che proprio nella povertà di Nazaret, nella dimenticanza assoluta in cui Nazaret è lasciata, Dio mi ha scelto proprio lì.» (Arturo Paoli)
«Effondi come acqua il tuo cuore, davanti al volto del Signore» (Lam 2,19). In questa “Parola di Dio” è possibile trovare tutto “il piccolo fratello” e la sua esperienza personale di Gesù di Nàzaret, vissuti nei colloqui d’amore del mattino presto nei quali Gesù e Arturo «parlavano faccia a faccia come uno parla con il proprio “Amico”» (Es 33,11). Ogni notte vegliavano insieme per ore e insieme attendevano l’aurora, come due innamorati, svegliandola per offrirla al mondo e alla Chiesa, perché amare è perdere tempo per la persona amata. Le omelie domenicali e festive all’anno liturgico C nascono da queste veglie e ancora una volta confermano che “il Profeta vive ben oltre la morte”. Sempre più profondamente si comprende che fratel Arturo Paoli è stato posto come “sentinella” non solo per il suo tempo ma ancor più per l’attuale. Scorrendo i titoli delle omelie si può cogliere ciò di cui si ha più bisogno per il proprio cammino e lo si legge, lo si gusta, provando a incarnarlo concretamente nelle giornate.
Le faticose e laboriose trascrizioni che Dino Biggio, fedele al mandato ricevuto, ha portato a termine svelano il ministero della Parola del piccolo fratello di Charles de Foucauld, il Profeta di Lucca e dell’America Latina. Nelle omelie e negli altri scritti appare in tutta la sua verità e autenticità il servo di Dio perché servo dei poveri; per questo le trascrizioni devono essere considerate un’opera che scende dal cielo perché non nascono «né da carne né da sangue» (cf Mt 16,17). Dalla Prefazione di Paolo Farinella, prete
Chi è il curatore
DINO BIGGIO – Nato nel 1944 a Calasetta, in Sardegna, ha svolto l’attività di bancario fino al pensionamento. Dal 2006 cura la trascrizione dei discorsi di Arturo Paoli, nel rispetto delle indicazioni da lui ricevute. Di Arturo Paoli ha curato; La misericordia di Dio è umana (Ed. VivereIn 2020); Svegliate Dio! (2007) e Gridare il Vangelo con tutta la propria vita. Anno liturgico B e C (Gabrielli editori 2020 – 2021; Anno A in preparazione). È stato coautore con lui di Dio nella trasparenza dei poveri (Ed. La Collina 2011). Con Arturo Paoli ha pubblicato anche Mi formavi nel silenzio (Edizioni Paoline, 2012).
Chi è l’autore
ARTURO PAOLI – Figura straordinaria di missionario e mistico, appartenente alla congregazione dei Piccoli Fratelli del Vangelo, Arturo Paoli nacque a Lucca nel 1912 e per quarantacinque anni condivise l’esistenza durissima dei popoli dell’America Latina, facendo della povertà e delle disuguaglianze sociali che seguano la loro vita i temi della sua predicazione e della sua ricerca di fede.
Fedele fino all’ultimo al messaggio di liberazione di Gesù, ha sempre proclamato la necessità di un cristianesimo schierato al fianco degli oppressi, in ferma opposizione all’economia neoliberista che è all’origine della loro condizione.
Rientrato definitivamente in Italia nel 2006, ha vissuto a San Martino in Vignale (Lucca) presso la casa “Beato Charles de Foucauld” fino al giorno della sua morte, avvenuta il 13 luglio 2015. Da ricordare l’incontro con Papa Francesco, svoltosi nella Casa Santa Marta il 18 gennaio 2014, per rinnovare con lui la gioia della preghiera e l’impegno verso gli emarginati e i poveri.
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