Roma, 21 feb. (askanews) – Dopo che ieri Israele ha dichiarato che un corpo restituito da Gaza non era quello di Shiri Bibas, Hamas sostiene che i resti dell’ostaggio israeliano sono stati mescolati con altri resti umani provenienti dalle macerie dopo che un raid aereo israeliano ha colpito il luogo in cui era tenuta prigioniera. Il funzionario del movimento integralista islamico, Ismail al Thawabteh, sostiene che il corpo di Shiri “è stato fatto a pezzi dopo essere stato apparentemente mescolato con altri corpi sotto le macerie”, ribadendo la sua affermazione che dietro la sua morte c’è Israele. Da un anno Hamas sostiene che Shiri e i suoi due figli piccoli, Ariel e Kfir, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano. Le autorità israeliane hanno dichiarato nella notte che i resti di Ariel e Kfir sono stati identificati e che sono stati uccisi da terroristi. Hanno aggiunto che i resti collocati in una bara con il volto di Shiri sono in realtà quelli di una donna di Gaza non identificata. I funzionari israeliani affermano che il corpo consegnato era in condizioni tali che le autorità dell’istituto forense di Abu Kabir sono state in grado di determinare definitivamente che non apparteneva a Shiri. Il corpo era anche vestito ed è stato esaminato più volte dall’istituto. Il dna estrapolato è stato confrontato con quello di Shiri e di tutti gli altri ostaggi femminili ancora detenuti da Hamas: nessuno di loro corrispondeva.
Mentre infuriano polemiche e critiche per come è stata gestita la consegna ieri dei corpi degli ostaggi senza vita, l’ala militare di Hamas ha pubblicato la lista degli ostaggi israeliani che saranno liberati domani. “Come parte dell’accordo di scambio, le Brigate Al-Qassam hanno deciso di rilasciare i seguenti… ostaggi sabato: Eliya Cohen, Omer Shem-Tov, Omer Wenkert, Tal Shoam, Avera Mengistu, Hisham al-Said”, ha dichiarato il movimento in un comunicato.