I giovani e la marijuana

Se n’è discusso al Grassi di Ostia

Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’istituto “Mario Negri” nonché membro dell’Aifa in Consiglio d’amministrazione, più volte componente del Consiglio Superiore di Sanità, ha svolto la lectio magistralis di apertura del convegno specificando che i prodotti da cannabis  non possono essere definiti prodotti  leggeri in quanto producono danni molto importanti sui giovani e possono essere l’anticamera per approdare ad altri tipi di droga.

È bene non trascurare che nei giovani il cervello è in via di sviluppo e quindi i danni sono maggiori proprio perché la presenza di una sostanza chimica altera tale evoluzione. Per lo scienziato esistono nel nostro Paese oltre duemila negozi esercizi commerciali che vendono prodotti a base di cannabis. È risibile che si vendano inflorescenze di vari tipi di cannabis per i collezionisti, che, in realtà, sono pochi mentre molti di più sono quelli che ne faranno altro uso.

Garattini, inoltre ha descritto le  prove scientifiche che dimostrano i diversi effetti collaterali nell’uso continuato della cannabis, a partire dagli effetti sul sistema nervoso, dalla minor capacità di concentrazione e di ragionamento, fino ad arrivare anche a forme pesanti di psicosi e schizofrenia ed infine  a un’ulteriore estensione degli effetti indesiderati con  il cancro del testicolo, in quanto il consumo di cannabis fa crescere il rischio mediamente di oltre il doppio che negli uomini non fumatori.